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Prescrizione, Renzi: "Non voto l'accordo, il governo non ha i numeri"

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Renzi si oppone all'accordo raggiunto dalla maggioranza sulla prescrizione e avverte: "Non voto l'accordo, il governo non ha i numeri".

Nel vertice di giovedì 6 febbraio la maggioranza ha trovato l’accordo sulla prescrizione: Pd, M5s e LeU hanno raggiunto l’intesa. Matteo Renzi, però, continua a opporre resistenza alla riforma della giustizia che approderà in Cdm il prossimo lunedì. Intervistato da Radio Capital, Renzi ha replicato alla maggioranza sul tema prescrizione ricordando: “Non voto l’accordo, il governo non ha i numeri”. Poi, di fronte alla maggioranza spaccata e alle polemiche di Bonafede, ha aggiunto: “Se ci vogliono cacciare, ce lo dicano”.

Accordo prescrizione la replica di Renzi

L’accordo sulla prescrizione crea scontro e rottura nella maggioranza: Matteo Renzi voterà no al provvedimento di riforma della giustizia. “Questo governo – ha detto il leader di Iv -, che io stesso ho promosso, è nato per evitare l’Italexit di Salvini, ma non posso diventare giustizialista. Siamo una forza riformista, non cediamo al populismo nella giustizia. Non ce ne andiamo ma se ci vogliono cacciare, ce lo dicano”.

Ai microfoni della radio, l’ex premier ha spiegato: “Premesso che il Paese in questo momento ha ben altri problemi, come le infrastrutture o il coronavirus, sulla giustizia bisogna trovare un punto d’accordo”. Il vertice della serata di gioveì l’intesa l’ha trovata, ma senza Italia Viva. “Il compromesso di ieri è un passo avanti – ha detto ancora Renzi -, ma per noi non è sufficiente perché contiene ancora un principio giustizialista”. Invece, secondo l’ex premier “il Parlamento deve scegliere tra la legge di Bonafede e Salvini e quella di Gentiloni e Orlando. Io sto con questi ultimi due”.

L’attacco al Pd

Nel vertice di giovedì, inoltre, il Pd si è schierato con M5s: proprio contro i dem siscaglia Renzi: “Non riesco a capire perché il Pd non utilizzi la forza del risultato in Emilia Romagna per dettare l’agenda, ma continui a inseguire quella dei cinquestelle”. Infine, ricorda ancora: “Sulla giustizia però noi non ci stiamo. Se qualcun’altro per mantenere una poltrona è disponibile a diventare socio della piattaforma Rousseau faccia pure, noi siamo un’altra roba“.