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Renzi contro Conte sulla prescrizione: "Non escludo ritorno alle urne"

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Il leader di Italia Viva Matteo Renzi mette in guardia Giuseppe Conte circa la possibile tenuta del governo in merito alla legge sulla prescrizione.

Con l’approvazione della riforma sul processo penale è giunta al suo massimo storico la personale battaglia del leader di Italia Viva Matteo Renzi contro l’approvazione della contestata legge sulla prescrizione, tanto da mettere in guardia il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte riguardo la stabilità dello stesso esecutivo. Poche ore prima che iniziasse, l’ex Premier aveva infatti annunciato che il suo partito non avrebbe partecipato al Cdm in programma nella serata del 13 febbraio, aggiungendo che se dovesse continuare lo stallo sulla prescrizione non esclude la possibilità di un ritorno alle urne.

La replica del Premier

Durante la conferenza stampa a seguito dell’approvazione della riforma della giustizia, Giuseppe Conte ha replicato alle affermazioni fatte da Renzi nel corso della giornata criticando l’assenza di Italia Viva nel Cdm. Il Premier ha infatti affermato come da parte dei renziani vi sia stato un atteggiamento da “depositari della verità” che ha impedito ogni tipo di discussione in merito alla riforma ed in particolare al provvedimento sulla prescrizione.

Nel suo intervento, Conte ha poi aggiunto: “Nei confronti di Italia Viva c’è la massima disponibilità ad intavolae un confronto; ma se il risultato deve essere di accettare al loro posizione che rimane identica, anche dopo venti incontri, voi capite che non c’è nessuna possibilità di trovare un punto di convergenza.

Renzi contro Conte ed il governo

Intervistato in serata durante la trasmissione televisiva Dritto e Rovescio, Matteo Renzi aveva inoltre illustrato le tre diverse possibilità con cui la maggioranza potrebbe uscire dall’impasse istituzionale: “La prima è che il governo si metta a lavorare e vada avanti; la seconda è che che il governo apra la crisi e ci sarà un altro governo ancora; la terza è che si torni a votare. Da queste tre non si esce: io sono disponibile a tutte e tre”.

Proprio sulla questione di un eventuale ritorno a nuove elezioni, Renzi aveva preferito non esporsi particolarmente ma era apparso chiaro come fosse una delle possibilità già calcolate dal suo partito, specie se dovesse andare in porto la nuova legge elettorale: “Questo lo decide il presidente della Repubblica. È chiaro che c’è anche questa possibilità”.

Il nodo su Bonafede

La querelle sulla riforma della prescrizione aveva raggiunto dimensioni notevoli già negli scorsi giorni, quando Italia Viva propose persino un voto di sfiducia sul ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Proprio in merito a ciò, il Premier Conte ha risposto: “Se mai ci fosse un iniziativa del genere, il sottoscritto per assicurare credibilità alla politica ne trarrà tutte le conseguenze”.

Lo stesso Renzi si era rivolto direttamente a Giuseppe Conte chiedendogli se era sua intenzione modificare di nuovo la maggioranza di governo, tramite rimpasto che avrebbe portato ad escludere i ministri e i sottosegretari di Italia Viva: “Se Conte vuole aprire la crisi lo faccia, Italia viva vuole aprire i cantieri. Noi non abbiamo aperto la crisi, non facciamo polemiche. Tu puoi cambiare maggioranza, presidente del Consiglio. Sai come farlo. Non puoi dire che siamo opposizione maleducata: se vuoi cambiare maggioranza fallo, ti daremo una mano”.