Ogni possibile collegamento tra il virus di cui si parla nell’ormai celebre servizio andato in onda nel 2015 su TgR Leonardo e il coronavirus è stato smentito da illustri scienziati, ma il mondo della politica sembra restio ad accettare l’estraneità degli esperimenti cinesi rispetto alla pandemia in atto. Lo è sicuramente Matteo Salvini, uno dei primi a condividere sui propri social il servizio incriminato e che, nonostante la smentita della comunità scientifica, non intende fare un passo indietro. Intervistato a Piazza Pulita su La7, Salvini esprime preoccupazione per i virus a cui la Cina lavora in laboratorio: “Non sono tranquillo“.
Salvini sul servizio di Leonardo
“Sì, ho rilanciato un servizio della Rai” ammette Salvini, intervistato da Corrado Formigli. Nonostante il parere degli esperti, italiani e internazionali, il leader della Lega non si fida di Pechino: “Se lei è tranquillo (pensando) che nei laboratori cinesi si lavorasse a virus polmonari… Io non lo sono. Preferirei lavorassero su altro. Era comunque un virus polmonare“.
L’opinione degli esperti
Il servizio di TgR Leonardo, risalente al 2015, ha dato origine a una vera e propria teoria del complotto (l’ultima di una lunga serie dall’inizio della pandemia). Tale teoria è stata però smentita dalla rivista scientifica Nature, la stessa su cui l’esperimento era stato pubblicato nel 2015, attraverso uno studio che dimostra l’origine totalmente naturale del Covid19: “Ci risulta che questa storia viene usata per far circolare teorie infondate che il nuovo coronavirus che causa Covid19 sia stato ingegnerizzato. Non esiste evidenza che prova che questo sia vero”.