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Cosa c'entra Angelino Alfano con la sanità privata in Lombardia?

Angelino Alfano primo gruppo sanità privata

Angelino Alfano è a capo del primo gruppo della sanità privata italiana. Si tratta del gruppo San Donato, la holding che comprende il San Raffaele.

Per quasi un anno era tornato a svolgere l’attività legale: attualmente, invece, l’ex ministro Angelino Alfano è il presidente del primo gruppo della sanità privata italiana. Alfano ha preso il posto di Paolo Rotelli a capo della holding San Donato. Il rinnovo delle cariche è motivato dall’intenzione di “far entrare nella governance aziendale figure altamente qualificate per le sfide future”.

Alfano e il primo gruppo di sanità privata

Angelino Alfano si ritrova a capo del gruppo San Donato, la holding che gestisce 19 strutture, tra le quali l’ospedale San Raffaele, in prima linea contro il coronavirus. Ed è proprio durante una puntata dedicata all’emergenza Covid19 e alla sua gestione da parte della politica e della sanità lombarda che Report ha fatto luce sul rapporto tra l’ex ministro degli Esteri, della Giustizia e dell’Interno e gli ospedali privati nella regione italiana più duramente colpita dall’epidemia.

Il gruppo leader nel campo della sanità assiste ogni anno 4,7 milioni di malati. Solo nel 2018 ha ottenuto un fatturato pari a circa 1,65 miliardi.

L’ex ministro ha sostituito Paolo Rotelli, nipote del fondatore del Gruppo – Luigi Rotelli – e figlio di Giuseppe Rotelli. “Dopo la scomparsa di mio padre mi sono sentito in dovere di prendere le redini del gruppo per dare un segnale forte di continuità e unità. Ma oggi per continuare a crescere è essenziale affiancare competenze diverse dalle nostre”, ha dichiarato Paolo Rotelli, attualmente vicepresidente insieme al manager svizzero-tunisino Kamel Ghribi. E tra le nuove figure è stato scelto proprio Angelino Alfano, che negli ultimi tempi si era allontanato dalla politica. Infatti, spiegando il motivo che lo aveva spinto a non candidarsi alle elezioni politiche del 2018, aveva commentato: “Si può fare politica anche fuori dal palazzo”.