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Immigrato cucina gatto, Salvini sbeffeggia donna che comprende il gesto

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Dopo aver espresso comprensione per l'immigrato che ha cucinato un gatto, una donna è stata vittima di una gogna social da parte di Matteo Salvini.

Continuano le polemiche in merito al video dell’immigrato immortalato mentre cucinava un gatto davanti alla stazione di Campiglia Marittima, in provincia di Livorno, ma stavolta l’indignazione del popolo social è tutta indirizzata vero una donna, colpevole secondo Matteo Salvini di aver espresso comprensione per il gesto di un povero disperato. Una vera e propria gogna mediatica messa in piedi dal segretario della Lega nei confronti di quella che è parsa un bersaglio perfetto da dare in pasto ai suoi sostenitori.

Salvini sbeffeggia una donna sui social

Secondo la signora Meryem Ghannam infatti, l’immigrato sorpreso a cucinare un gatto nel livornese sarebbe stato una vittima dell’attuale emergenza sanitaria, che ha costretto migliaia di persone già sotto la soglia della povertà a vivere di espedienti pur di riuscire a sopravvivere: “Sono vegetariana da 16 anni e non condivido il gesto, però lo capisco. Non mi scandalizzerei più di tanto. Quest’emergenza ha gravato sulle entrate di molte famiglie, non mi meraviglio se una persona presa dalla fame e dall’esasperazione cucinasse il primo animale che si trova davanti”.

Un’occasione irripetibile per Matteo Salvini di confezionare uno dei suoi classici post in cui chiunque non sia allineato ai dettami del capitano viene ridicolizzato sulla piazza dei social, con tanto di immagine fissata in evidenza sulla propria pagina ufficiale. Nel post viene inoltre specificato come la signora Ghannam sia una sardina, per la precisione è coordinatrice della pagine social delle sardine di Pontedera, alimentando in questo modo la contrapposizione politica tra chi sta con Salvini (e quindi con gli italiani) e chi invece no.

Un modus operandi già utilizzato in passato dal segretario della Lega, che in quest’occasione fa inoltre leva su altri due aspetti non secondari della sua propaganda politica. La signora Ghannam è infatti una donna e per di più con nome e cognome di origine straniera, pur essendo lei cittadina italiana; ingredienti fondamentali con cui aizzare per bene la folla dei suoi sostenitori contro il diverso di turno.