Debora Faravelli A venti giorni dalle elezioni regionali nelle Marche, i sondaggi danno come favorito il candidato della coalizione di centrodestra Federico Acquaroli. Secondo l’ultima rilevazione dell’1 settembre 2020 raggiungerebbe quasi il 50%. Se ciò venisse confermato si tratterebbe della prima sconfitta del centrosinistra dal 1995.
Sondaggi elezioni regionali nelle Marche
Stimando una partecipazione al voto del 59% degli aventi diritto, l’esponente di Fratelli d’Italia potrebbe ottenere il 49% delle preferenze superando l’avversario del Partito Democratico Mangialardi che si fermerebbe al 35,8%. Il candidato del Movimento Cinque Stelle Mercorelli raggiungerebbe poi il 10,1% e gli altri cinque, supportati da liste civiche, sono tutti dati intorno all’1%.
Quanto ai singoli partiti, la Lega sarebbe in testa con il 25,7%, vale a dire il 12,3% in più rispetto alla precedente tornata del 2015. Boom di consensi anche per Fratelli d’Italia, data al 16,7% a fronte del 6,5% delle scorse regionali. Forza Italia si fermerebbe invece al 3,5%. Quanto alle liste di centrosinistra, il Partito Democratico otterrebbe il 19%, in netto calo rispetto al 35,1% di cinque anni prima. Segue Mangialardi Presidente al 10,1%, a pari consenso del Movimento Cinque Stelle.
Va sottolineato che il vantaggio di Acquaroli sarebbe da ricondurre, più che alla delusione per l’operato dell’attuale governatore Ceriscioli, alla forza dei partiti della sua coalizione. I giudizi positivi su di lui (53%) prevalgono infatti rispetto a quelli negativi (33%) e anche il 46% degli elettori di centrodestra ha apprezzato il lavoro fatto. Nonostante ciò, mentre il 30% opterebbe per la continuità, il 54% vorrebbe un cambiamento. Il 17,2% degli aventi diritto non saprebbe infine quale Presidente votare e il 20,8% è indeciso sulla lista su cui metterà la propria croce.
