> > "Per i figli disabili niente scuola, denunciamo Azzolina": l'accusa di una mamma

"Per i figli disabili niente scuola, denunciamo Azzolina": l'accusa di una mamma

per i figli disabili niente scuola

La presidente di ParlAutismo denuncia una discriminazione nei confronti dei figli disabili: "Per loro niente scuola, sono studenti di serie B".

“Se ci sarà una effettiva discriminazione scolastica nei confronti dei nostri figli non ci resta altro che denunciare penalmente l’esecutivo romano. Hanno preso la carta istituzionale e l’hanno stracciata”. Si conclude così la dura invettiva di Rosi Pennino, mamma e presidente dell’associazione ParlAutismo, contro il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, accusata di aver fatto distinzione tra studenti di serie A e studenti di serie B nel programmare la riapertura della scuola.

“Per i figli disabili niente scuola”

Mancano ormai pochi giorni all’inizio dell’anno scolastico e alcuni istituti della penisola hanno già riaperto i battenti per i corsi di recupero o, nel caso di alcune scuole private, per la vera e propria ripresa delle lezioni. Ma “noi famiglie non sappiamo nulla sull’avvio della scuola per i nostri figli. Nulla” lamenta Rosi Pennino. Un comportamento che secondo ParlAutismo costituisce una violazione dell’articolo 3 della Costituzione: “Ai nostri ragazzi verrà negato l’inizio dell’anno scolastico perché non abbiamo nessun tipo di indicazione. Lo Stato di ha abbandonato”.

Rosi, in un’intervista a Il Giornale, non parla solo da rappresentante dell’associazione, ma anche in qualità di “mamma di una figlia autistica. Ho la certezza che una rete di 5mila famiglie non ha ricevuto nessun tipo di comunicazione. Soltanto il silenzio. Tutto questo è un fatto gravissimo perché si nega il diritto all’istruzione. Durante l’emergenza coronavirus abbiamo avuto i ragazzi sopra le nostre spalle, ma adesso è inaudito negare anche il diritto allo studio”.

Salvini: “Non ne possiamo più”

Dalla parte della rappresentante di ParlAutismo nella sua crociata contro il ministro dell’Istruzione si è schierato anche Matteo Salvini, che tramite social ha chiesto ai suoi sostenitori di “dare una mano a dare voce a queste migliaia di bimbi autistici, alle loro mamme e ai loro papà. Non voglio vivere in un Paese con bambini e studenti di serie B”.