> > Droga, Giorgia Meloni: "Stato non fa nulla come negli anni '70"

Droga, Giorgia Meloni: "Stato non fa nulla come negli anni '70"

giorgia meloni

Giorgia Meloni anche contro Netflix: "Una narrazione parziale e mistificatrice si è abbattuta contro San Patrignano"

La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha criticato un documentario apparso su Netflix in merito allo spaccio e al consumo di droga. “Sono stata tante volte a San Patrignano e nelle occasioni in cui ho visitato la comunità, ho parlato con i suoi responsabili e conosciuto alcuni dei ragazzi ospiti, ho imparato molto. Ho ritrovato amici ‘persi’ da anni e scoperto, tra le persone migliori che avevo al mio fianco, uomini ‘salvati’da Vincenzo Muccioli“, inizia, in un’intervista riportata da Leggo.

Droga, Giorgia Meloni: “Stato non fa nulla”

“Lasciandomi quelle colline alle spalle – continua -, mi sentivo sempre più forte nella lotta alle droghe e nell’impegno per vere politiche di recupero delle persone con problemi di dipendenza. Perché avevo visto con i miei occhi la possibilità di vincere la battaglia”.

Poi sulla questione che ha riacceso le polemiche dice: “Si è tornato a parlare tanto di questa realtà e del suo fondatore per un documentario su Netflix che ha scatenato un aspro dibattito e riacceso polemiche ideologiche. Una serie, inserita tra decine di altre, che raccontano di droghe, produzione, consumo sfrenato e che spesso fanno apparire l’uso di sostanze come una ‘normale consuetudine'”. E ancora: “Una narrazione parziale e mistificatrice si è abbattuta contro San Patrignano e ha colpito la memoria di un uomo straordinario, che ha salvato tantissime vite nell’indifferenza dello Stato. Mi fa rabbia vedere come questo dibattito sia alimentato solo per distruggere qualcuno o magari per regolare conti del passato e che non sia l’occasione per occuparsi dell’emergenza droga in Italia”.

“Perché mentre i soliti commentatori condannano senza appello Muccioli – prosegue a spiegare la Meloni -, nessuno spende una parola su una realtà allarmante: un morto al giorno per overdose, Italia prima in Europa per uso di cannabis tra gli studenti e quarta per frequenza di uso di cocaina nella popolazione generale, polidipendenza diffusa tra i giovanissimi, bimbi ricoverati in ospedale per assunzione accidentale di droga lasciata incustodita dai genitori, neonati già in crisi d’astinenza e che hanno bisogno di metadone. Senza dimenticare la cronaca giudiziaria e i legami tra spaccio e criminalità organizzata, in particolare nigeriana”.

Infine: “Questo non interessa a chi governa. Così come negli anni ‘70 passava nell’indifferenza che la droga dilagasse e che qualcuno su quelle colline vicino Rimini avesse deciso di dire basta. L’assenza di politiche sulle dipendenze è sotto gli occhi di tutti e, senza timori di smentite, Fratelli d’Italia è l’unico partito che ha avuto il coraggio di denunciarlo”.