> > Covid, Sgarbi: "Draghi rinnovi il Cts e cacci Speranza e Ricciardi"

Covid, Sgarbi: "Draghi rinnovi il Cts e cacci Speranza e Ricciardi"

Sgarbi Draghi cacci Ricciardi

Sgarbi chiede a Draghi di rinnovare il Cts e di cacciare Walter Ricciardi dal ministero della Salute insieme a Speranza.

Hanno fatto molto discutere le parole del consigliere del ministero della Salute, il professor Walter Ricciardi, in merito alla necessità di un nuovo lockdown per contenere la presenza delle varianti sul territorio nazionale ed evitare la terza ondata. Online in molti si sono scagliati contro colui che consiglia il ministro Speranza, così come hanno fatto anche alcuni esponenti della politica. Tra questi c’è Vittorio Sgarbi, da sempre restio alle regole anti covid, che spera che una delle prime mosse del governo Draghi possa essere quella di riorganizzare il Comitato Tecnico Scientifico e cacciare sia Speranza che Ricciardi.

Sgarbi: “Draghi cacci Ricciardi”

“Sarebbe assurdo un nuovo lockdown totale – ha detto Sgarbi – significherebbe che siamo governati dalla paura. Per dare il segno della discontinuità Draghi deve rinnovare il Comitato tecnico scientifico e cacciare, con Speranza, anche Ricciardi“. Il critico d’arte avrà dimenticato, o forse fa finta di non saperlo, che ora il ministro della Salute è espressione della maggioranza di cui anche lui fa parte e dunque chiederne l’allontanamento è un po’ come criticare la fiducia che si è deciso di dare a Draghi non meno di una settimana fa.

“Draghi subito dopo l’incarico ricevuto da Mattarella – ha aggiunto il sindaco di Sutri – aveva evocato la condizione depressiva degli italiani. Tuttavia, le analisi sbagliate del Cts e le prospettive senza speranza con la proposta di un nuovo lockdown totale fatta dal consigliere Ricciardi, peraltro in contrasto con ricercatori ben più esperti di lui, non consentiranno a Draghi di far uscire gli italiani dalla depressione economica e fisica”. Siamo solo all’inizio, ma questo governo delle larghe intese comincia già ad avere qualche piccolo problema, con anche altri esponenti che sono sulla linea di Sgarbi. Tra questi il più illustre è Matteo Salvini che sul tema ha sentenziato: “C’è un premier che si chiama Draghi? Prima di terrorizzare 60 milioni di italiani allora bisogna parlarne con lui”.