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Covid, Sileri favorevole a misure chirurgiche: "No a lockdown generale"

Sileri vaccini

Il sottosegretario alla Salute Sileri ha respinto l'idea di un possibile lockdown generale, preferendo al suo posto delle chiusure chirugiche.

Mentre si fa sempre più insistente il dibattito sull’eventuale istituzione di un nuovo lockdown in tutto il Paese il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri cerca di stoppare le polemiche dichiarandosi contrario a una misura di tipo generalizzato. Sileri si è infatti detto favorevole a misure localizzate in quelle aree dove il virus e le sue varianti sono maggiormente diffuse: “Io non sono favorevole al lockdown generalizzato. Sono personalmente favorevole a chiusure laddove corre il virus, quindi a chiusure chirurgiche più o meno ampie a seconda delle aree che sono interessate”.

Covid, Sileri contrario a un lockdown generale

Rispondendo alle domande dei giornalisti, il sottosegretario ed ex viceministro ha inoltre fatto il punto sull’andamento del piano vaccinale, sottolineando come nelle categorie che sono già state immunizzate i contagi siano drasticamente calati. Secondo Sileri la campagna vaccinale: “Non è partita col piede migliore, c’è stata fin dall’inizio una carenza di vaccini. Si sta recuperando […] e vedo la fine del tunnel anche grazie a una disponibilità maggiore di vaccini. Con questa progressione si tratta davvero di resistere poche altre settimane, non necessariamente con un lockdown generalizzato”.

Sileri ha poi precisato che in vista di un possibile rafforzamento delle misure contenitive sarebbe buona cosa ascoltare il parere del Comitato tecnico scientifico: “Prima di ricorrere alle chiusure aspetterei che si pronunci il Cts, il quale fornisce un indirizzo tecnico-scientifico sul quale poi la politica decide aperture e chiusure. Io credo che dobbiamo analizzare bene i dati e sicuramente un rafforzamento in alcune aree del Paese è necessario.