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Draghi: "Mettiamo in sicurezza il paese, questo è l'ultimo sforzo"

Il nodo Quota 100 nel mirino di Draghi

Riunito con il governo per modificare le misure restrittive, Draghi avrebbe invitato a compiere un ultimo sforzo per mettere in sicurezza l'Italia.

Nel corso della cabina di regia di governo che ha discusso sulle norme da inserire nel decreto che andrà a sostituire l’attuale dpcm, il Premier Draghi avrebbe manifestato l’esigenza di “compiere questo ultimo sforzo” per “mettere in sicurezza il paese“. Si tratta dell’unica strada per sconfiggere la pandemia unita ai tre pilastri della sua agenda: sicurezza sanitaria, ristori per la ripartenza e vaccini per tornare a correre.

Draghi: “Ultimo sforzo”

Secondo quanto appreso l’ex governatore della BCE preferirebbe evitare un lockdown nazionale scongiurando quindi l’istituzione di quella super zona rossa che inizialmente era apparsa tra le ipotesi. L’approccio alle restrizioni dovrebbe infatti rimanere quello regionale con un inasprimento dei parametri che fanno scattare la zona rossa. Sembrerebbe infatti ormai certa l’entrata nella fascia più restrittiva dei territori con un’incidenza settimanale dei casi superiore a 250 ogni 100 mila abitanti.

Ciò farebbe scattare il lockdown per circa 28-30 milioni di italiani contando che Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna potrebbero finire in rosso.

L’intenzione di Draghi è comunque quella di affiancare al nuovo decreto, che potrebbe essere approvato nel Consiglio dei Ministri di sabato dopo un confronto con i governatori, la liberazione di diversi miliardi destinati a ristorare le attività più colpite. “Non c’è un’emergenza sanitaria e una socio-economica. Sono strettamente legate e vanno affrontate insieme“, avrebbe infatti ripetuto il capo del governo. Gli aiuti dovrebbero essere contenuti nel Dl Sostegno che Draghi intende varare la prossima settimana.

L’altro punto su cui intende spingere è quello dei vaccini. Il compito del nuovo commissario Figliuolo sarà quello di ottenere dalle società farmaceutiche dati sicuri sulle dosi che arriveranno ad aprile e maggio in modo da indicare un percorso certo per la campagna vaccinale di massa.