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Politici finiti nei guai: da Bill Clinton a Sarkozy

Politici finiti nei guai: da Bill Clinton a Sarkozy

Vediamo i dieci scandali più famigerati nei quali i politici sono finiti nei guai.

In questo articolo è possibile vedere alcuni dei casi più clamorosi nei quali persone influenti, appartenenti al mondo della politica, sono finite nei guai. Personaggi insospettabili e a prima vista onesti che, come si dice, l’hanno fatta grossa. Da John Profumo, passando per Bill Clinton e Berlusconi, dieci casi famigerati che abbracciano quasi tutto il globo di politici finiti nei guai.

Politici finiti nei guai

Vediamo quali sono i dieci casi più clamorosi:

  • Forse non tutti, e in particolare i più giovani, ricorderanno lo scandalo sessuale che travolse John Profumo, l’allora ministro britannico di stampo conservatore. Profumo, mentre era sposato con l’attrice Valerie Hobson, consumò una relazione adulterina con la spogliarellista Christine Keeler. Lo scandalo ebbe una risonanza così vasta che fece cadere addirittura il governo britannico, presieduto da Harold Macmillan, che cadde nel 1964.
  • Forse uno degli scandali più famosi della storia americana è quello del Watergate, che coinvolse l’ex presidente americano Richard Nixon. I problemi iniziarono la notte del 17 giugno 1972, quando cinque persone vennero arrestate per essersi introdotte furtivamente nel quartier generale della campagna elettorale del Partito Democratico. Un’inchiesta del quotidiano statunitense Washington Post svelò un incredibile sistema di spionaggio iniziato da Nixon e dal suo staff per mantenere il potere.
  • Quello che è stato definito il “Sexgate americano” coinvolge direttamente il 42esimo presidente degli Stati Uniti d’America, Bill Clinton. In pochi sono ignari di questa vicenda: nel 1998 ebbe una relazione intima con una stagista della Casa Bianca, Monica Lewinsky, che non si limitò a qualche carezza… Le indagini portarono a delle accuse di falsa testimonianza da parte del presidente, e la sua successiva assoluzione dalle accuse di spergiuro e ostruzione della giustizia. Il processo durò 21 giorni.
  • Per il terzo scandalo ci spostiamo in Europa, e questa volta anche l’Italia ha le mani in pasta. Negli anni Settanta la società americana aerospaziale Lockheed pagò grosse tangenti a politici e militari per vendere i suoi aerei militari. Oltre all’Italia vennero coinvolti anche la Germania, i Paesi Bassi e il Giappone. Lo scandalo portò alle dimissioni dell’ex Presidente della Repubblica Giovanni Leone – le prime dimissioni volontarie di un Presidente della Repubblica.
  • Restiamo in Italia, con la famigerata Tangentopoli. Il 17 febbraio del 1992, infatti, ha inizio questo tormentato periodo della storia italiana, con l’arresto di Mario Chiesa, presidente del Pio Albergo Trivulzio, colto sul fatto mentre intascava una tangente. Il pool milanese di Mani Pulite, che comprendeva il pm Antonio Di Pietro, scoprì un grave sistema fraudolento che coinvolgeva i settori della politica e dell’imprenditoria. Per l’onda d’urto Bettino Craxi si dimise da segretario del Partito Socialista Italiano.
  • Il cosiddetto Scandalo Marrazzo coinvolse per l’appunto il giornalista Piero Marrazzo nel 2009, nel periodo in cui era presidente della regione Lazio. Quattro carabinieri lo ricattarono con un video compromettente che mostrava l’ex presidente in rapporti intimi con un transessuale. Marrazzo si autosospese dalla sua carica, definendo il caso una “debolezza della mia vita privata”.
  • Nel settore della sanità uno scandalo coinvolse l’ex presidente della regione Lombardia Roberto Formigoni. I problemi di Formigoni hanno inizio per la sua amicizia e il suo legame con Pierangelo Daccò, vicino a Comunione e Liberazione, che venne arrestato per aver creato dei fondi neri nel caso del San Raffaele; ha sottratto inoltre quasi 70 milioni di euro dal patrimonio della Fondazione Maugeri sotto forma di consulenze e appalti fittizi. L’ex presidente della regione Lombardia fu condannato in primo grado a sei anni di reclusione e a sei anni di interdizione dai pubblici uffici.
  • Nel 2011 tremò anche il Fondo Monetario Internazionale: l’ex presidente dell’organizzazione internazionale Strauss Kahn venne arrestato con la pesante accusa di aver violentato una cameriera dell’hotel nel quale soggiornava, il Sofitel di New York. Dopo quattro giorni dalle accuse, Strauss Kahn diede le dimissioni. Alla fine del 2012 versò un indennizzo alla cameriera che l’aveva accusato.
  • Altro caso purtroppo noto è lo scandalo che riguarda l’ex presidente francese Sarkozy, al centro dell’inchiesta sui finanziamenti provenienti dall’allora dittatore della Libia Muammar Gheddafi, versati a favore della sua campagna elettorale del 2007. Si parla di “bustarelle” da cinque milioni di euro, in contanti.

Il “Bunga bunga” di Berlusconi

Arriviamo forse al caso più famoso: il “Bunga bunga” di Silvio Berlusconi. Tutti si ricorderanno di questa, si potrebbe chiamare, “raccolta di scandali”, tutti sfociati in processi, che venne alla luce a seguito della pubblicazione delle intercettazioni telefoniche tra Silvio Berlusconi, in quel momento Presidente del Consiglio, e alcune persone coinvolte nello scandalo Rubygate. Il nome viene dai presunti festini hard che si sono tenuti nella Villa del Cavaliere ad Arcore, con la partecipazione delle “olgettine”, finite sotto indagine nell’inchiesta “Ruby ter”. Il termine viene direttamente dalle parole di Berlusconi, pronunciate al termine di una versione modificata di una barzelletta.