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Politici spiati, 3,5 mlm di mail rubate a partire dal 2004

Politici spiati

La nuova inchiesta a carico dei fratelli Occhionero ha rivelato che dal 2004 sono 3,5 milioni le mail rubate e diverse migliaia i politici spiati.

Una nuova inchiesta nasce dal caso (scoppiato il 9 Gennaio scorso) che ha coinvolto i fratelli Occhionero (Giulio e Francesca), già accusati di cyberspionaggio. Pare che gli inquirenti siano riusciti a sbloccare i server americani utilizzati dai due fratelli. Nel corso delle indagini è emerso che i due erano al lavoro già dal 2004. Erano riusciti a collezionare 3,5 milioni di mail riservate e tenevano sotto controllo 6000 personalità legate al mondo politico. Politici spiati dunque dai due fratelli che vantavano legami altolocati nel mondo della Alta finanza e della Massoneria. Per loro, oltre all’accusa di cyberspionaggio, si aggiunge ora l’accusa di spionaggio politico.

I dati sono emersi oggi dopo una lunga collaborazione tra la Polizia Postale italiana e l’FBI americana che ha portato alla formulazione della nuova accusa. La collaborazione americana si deve al fatto che i fratelli possiedono conoscenze molto disparate nel mondo di chi conta, in Italia come all’estero. Tra le altre cose Giulio Occhionero è il fondatore della Westland Security (ne possiede il 49%), un’agenzia che si occupa di prestazione di servizi alle imprese. La sua consulenza si applica alla gestione processi , commerciali, amministrativi, tecnici, economici e finanziari. Una capacità di carpire una mole di informazione senza dubbio vasta. Mai però era possibile risalire alla cifra di 3,5 milioni (cifra che sicuramente verrà superata nel corso delle indagini).

Politici spiati

Il pm Eugenio Altomonte ha svelato oggi questi numeri nel corso dell’udienza processuale. Da quanto emerso dalla collaborazione tra Polizia italiana e FBI almeno 9 sono i computer riconducibili ai due fratelli. I due gestivano una fitta rete di che teneva i politici spiati e alcune istituzioni pubbliche. Le informazioni venivano lentamente acquisite tramite un malware nominato “Eyepyramid” (occhio-piramide o occhio della piramide suonerebbe in italiano).

Quando e come

L’inchiesta era partita lo scorso Gennaio dopo che una mail del 2016 era stata segnalata al nucleo Cnaipic (Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche). La mail contenente il malware era diretta all’Enav (uno dei principali service provider in Europa e nel Mondo). Il virus era stato al tempo camuffato astutamente in dei documenti word. Facendo una approfondita analisi delle licenze, si è potuto ricostruire una intricata rete di società collaterali che gestivano i server degli Occhionero. Un dedalo intricato di società e circuiti incredibilmente vasto. Dal 2004 a oggi si era espanso a macchia d’olio inglobando una gran quantità di dati.

Nel mirino

Non erano solo i politici ad essere spiati, ma anche molte istituzioni della pubblica amministrazione, società di vario genere e personalità legate ad altri ambiti. Tra le società spiate troviamo: l’Università Cattolica del Sacro Cuore, la Casa Pastor Bonus, i grossi vertici finanziari dello Ior, tra cui il suo presidente e alcuni membri del consiglio economico dello Stato Vaticano. Tra le personalità salta fuori anche il nome di Monsignor Gianfranco Ravasi. Abbiamo anche tra i clienti personalità legate alla Monte Paschi di Siena e la società messinese di recupero crediti FIRE.