Adelia Pantano 
L’11 luglio è stata la giornata mondiale delle popolazione, in occasione dell’evento si è voluto stimare l’attuale popolazione mondiale. L’evento, nato nel 1989 ed istituito dall’ONU quando la popolazione sulla terra tocco per la prima volta i 5 miliardi, è dedicato alla lotta contro le discriminazioni sessuali, alla difesa dei bambini e alla lotta contro qualsiasi violenza, nonché alla salvaguardia della pianificazione familiare. Quest’ultimo aspetto è molto importante, visto la cifra raggiunta proprio in quest’anno dalla popolazione mondiale: 7 miliardi di persone.
Già all’inizio di quest’anno si era prospettato questo numero proprio per il 2011, e le stime sembrano confermarlo. Se non è proprio 7 miliardi, poco ci manca. Infatti siamo a metà, ma per la fine dell’anno si dovrebbe raggiungere tale numero. Questa previsione è stata possibile grazie alle supervisioni che vengono fatte costantemente sui tassi di natalità. Purtroppo dal 1968 ad oggi è in costante calo. Se in quegli anni si aveva un tasso di nascite pari al 2,2%, al 2011 siamo poco sopra l’1%. Percentuale che è destinata a diminuire ancora nel corso degli anni. Nonostante ciò, però la popolazione mondiale continua a crescere. Sembrerebbe strano pensare che nell’800 la popolazione era solo di un miliardo. Addirittura si pensa che nel 2049 si sfioreranno i 9 miliardi di abitanti. Calcoli che nascono dall’accostamento anche del tasso di mortalità, che vede 2 persone morire per ogni 5 persone nate. E ciò avviene ogni secondo.
I tempi sono davvero cambiati, se si pensa che la popolazione stimata nell’800 è quella attuale della Cina e che all’epoca esistevano solo tre megalopoli con più di 10 milioni di abitanti, mentre oggi se ne contano addirittura 21. Un’ultima curiosità per far capire quanti siamo, è che messi insieme uno di fianco all’altro, occuperemo una superficie pari alle dimensioni territorio di Los Angeles.
Un altro dato da mettere in evidenza è una maggiore durata della vita e non solo nei paesi ricchi. Infatti anche i paesi in via di sviluppo segnalano anche un alto tasso di nascite, affiancata ad una elevata durata media della vita.
