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Prende a calci e pugni la figlia di 9 mesi della compagna: condannato

Picchia la figlia della compagna: condannato

Condannato a 9 anni e 8 mesi Mario Franchini, 29enne che ha preso a calci e pugni la figlia della compagna, di soli 9 mesi.

Condannato a 9 anni e 8 mesi Mario Franchini, 29enne che ha preso a calci e pugni la figlia della compagna, di soli 9 mesi. Il fatto è accaduto ad ottobre 2022.

Prende a calci e pugni la figlia di 9 mesi della compagna: condannato

Mario Franchini, di 29 anni, l’1 ottobre 2022 ha picchiato con calci e pugni la figlia della sua compagna, che all’epoca dei fatti aveva solo nove mesi. Era rimasto solo con lei in un appartamento di Casarile. L’uomo è stato condannato a nove anni e otto mesi di reclusione per tentato infanticidio. La piccola, che attualmente si è ripresa, anche se deve effettuare periodici controlli, era stata ricoverata in coma farmacologico all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, in gravissime condizioni. Le botte prese le avevano procurato la frattura del cranio, un’emorragia cerebrale e la frattura dell’omero e del radio. La Procura di Pavia aveva chiesto una condanna a otto anni, ma nel corso del processo il giudice ha scelto una pena più severa, stabilendo anche un risarcimento provvisorio di 100mila euro per la bambine e di 30mila euro per la madre, che si erano costituite parti civili.

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Lo scorso anno l’uomo si era scagliato improvvisamente contro la bambina dopo essere rimasto solo con lei in casa, mentre la madre era al lavoro. L’ha messa sul fasciatoio per cambiarla, ma poi ha iniziato a colpirla. Durante l’udienza ha dichiarato di essere dispiaciuto, sostenendo di voler bene alla bambina e di essersene sempre occupato. All’epoca, però, non era stato lui a chiamare i soccorsi, ma la nonna della piccola. La compagna di Franchini, preoccupata perché non riusciva a contattarlo, aveva chiesto alla madre di andare a controllare. La donna aveva trovato la nipotina nella sua cameretta con ecchimosi sul volto e sul torace e aveva subito chiamato l’ambulanza. I medici avevano poi allertato i carabinieri.