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Processionaria del pino, gli effetti sull'uomo

Processionaria del pino

Cos'è la processionaria, e quali sono i suoi effetti sull'uomo? Scopriamo di più su questo pericoloso insetto.

Sarà capitato a tutti, magari in un pomeriggio estivo, di vedere dei piccoli bruchi camminare adagio sull’asfalto, come se seguissero una processione. Si tratta delle cosiddette processionarie, e la loro azione sull’uomo e anche sugli animali è molto dannosa. Si consiglia di fare attenzione al contatto con l’insetto, e in particolare con i suoi peli urticanti, e di informare il prima possibile il medico nel caso di manifestazioni serie.

Cos’è la processionaria del pino

La “processionaria del pino”, chiamata comunemente “processionaria”, nome scientifico “Thaumetopoea pityocampa”, rientra nell’ordine dei lapidotteri, molto diffuso in Eurasia e Nordafrica. È un insetto molto dannoso sia per l’uomo che per le piante, poiché le priva del loro fogliame e ne compromette così il ciclo vitale. È molto comune, soprattutto durante la stagione estiva, vedere l’insetto nella sua fase larvale: da giovane infatti la processionaria si presenta nella forma di larva, con una lunghezza che va dal centimetro ai 3 cm e mezzo. È dotata di numerosi peletti bianchi e irritanti se posti a contatto con la cute umana e animale, utilizzati come armi di difesa. I gruppi di larve si spostano spesso in fila indiana, e da questo movimento prendono per l’appunto il nome, mentre quando raggiungono il nido di seta, nel quale depongono le uova, si riuniscono in piccoli gruppetti. La fase adulta mostra l’insetto nella forma di farfalle triangolari, simili a delle piccole falene. Tuttavia in questa fase della loro vita, le processionarie, nonostante siano notturne, entrano difficilmente nelle case abitate. Si ricorda tuttavia di porre attenzione soprattutto al contatto con gli insetti nella fase larvale: in particolare, i peli urticanti sono, oltre che irritanti, anche velenosi e in rari casi possono provocare reazioni allergiche.

Reggio Calabria invasa dalla processionaria

Come si è detto, bisogna sempre stare attenti ad evitare il contatto con questi insetti, a causa degli effetti dannosi, irritanti e urticanti, che provocano sulla pelle umana. Recentemente, dalla fine del marzo 2018, Reggio Calabria è stata invasa dalle processionarie, come è testimoniato da numerosi video. Il sindaco Giuseppe Falcomatà ha emanato un’ordinanza nella quale sono indicate le misure urgenti da adottare per la prevenzione e i rimedi contro la diffusione dell’insetto. Nell’ordinanza viene consigliato di “intervenire nella tutela della salute pubblica per prevenire la diffusione del lapidottero in ambito urbano e perturbano, demandando agli uffici comunali l’attivazione di interventi di lotta del parassita”; di “regolamentare la condotta della cittadinanza nelle aree pubbliche in concomitanza con i trattamenti di disinfestazione attuati sulle chiome degli alberi e sulla terra tramite l’impiego di prodotti a basso impatto ambientale”; di “informare la cittadinanza in merito agli obblighi della vigente normativa di settore”, obblighi che prevedono che gli interventi di lotta alla processionaria debbano essere effettuati a spesa e cura dei proprietari delle piante infestate. Si consiglia, non soltanto per la città di Reggio Calabria, in caso di contatto con l’insetto, di lavare con cura ogni vestito ad alte temperature, lavare la pelle in modo abbondante con acqua e sapone. Nel caso di congiuntivite, gli occhi devono essere risciacquati abbondantemente per rimuovere i peli urticanti.