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Ciro Grillo, la sentenza slitta a settembre: ecco il motivo

Ciro Grillo

La sentenza di primo grado del processo a carico del figlio di Beppe Grillo e di suoi tre amici slitta a settembre: ecco perché.

La sentenza di primo grado del processo a carico di Ciro Grillo slitta a settembre: ecco il motivo.

Processo Ciro Grillo: cosa rischia

In aula a Tempio Pausania sono riprese questa mattina le arringhe dei legali difensori di Ciro Grillo, Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria, i quattro amici accusati di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una studentessa norvegese e di una sua amica nella notte tra il 16 e il 17 luglio del 2019 a Porto Cervo.

Nella sua requisitoria, il Procuratore capo Gregorio Capasso, aveva chiesto 9 anni di reclusione per tutti e quattro gli imputati. Si pensava che la sentenza sarebbe stata pronunciata già oggi, invece è slittata la data.

Processo Ciro Grillo, slitta la sentenza: perché la data è cambiata

Dopo l’ultima arringa del difensore di Edoardo Capitta, l’avvocato Mariano Mameli, durata ben quattro ore, la seduta si è chiusa con la prossima udienza fissata per il mese di settembre. Ci saranno le repliche del procuratore Gregorio Capasso, dei legali delle parti civili e per l’ultimo del pool di avvocati delle difese. Per l’esattezza le prossime udienze sono fissate lunedì 1 e martedì 2 settembre 2025, con riserva anche per il giorno successivo.