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La proposta di Valditara: forze dell'ordine nelle scuole a rischio

Giuseppe Valditara scuole

Dopo i fatti di Varese, il ministro dell’Istruzione Valditara ipotizza la presenza di forze dell'ordine nelle scuole site in zone problematiche

Il recente accoltellamento di una professoressa davanti ad un istituto di Varese causato da un suo allievo ha scosso non solo l’opinione pubblica ma anche la politica. Lo si intuisce da una recente proposta lanciata dal ministro dell’Istruzione durante un’intervista in cui rivela la possibilità di richiedere l’aiuto delle forze dell’ordine per proteggere gli istituti che si trovano in zone a rischio.

Valditara propone: forze dell’ordine nelle scuole

L’accoltellamento della professoressa avvenuto a Varese davanti ad una scuola ha fatto risuonare un campanello d’allarme per quanto riguarda la sicurezza negli istituti e Giuseppe Valditara sembra essere già a lavoro su alcune soluzioni per migliorare la situazione. Durante una recente intervista con il Messaggero il ministro dell’Istruzione ha svelato una nuova proposta su cui lavorare.

Stando a quanto ribadito, Valditara non escluderebbe la presenza delle forze dell’ordine nei pressi di quegli istituti che si trovano in zone particolarmente a rischio. Secondo il ministro questa sarebbe una soluzione più fattibile rispetto a quella di installare metal detector o strumenti simili in tutte le scuole perché difficilmente realizzabile.

I dati sulle aggressioni

Durante l’intervista il ministro dell’istruzione ha avuto modo di parlare anche dei dati che riguardano le aggressioni nei confronti degli insegnanti che, stando a quanto dichiarato, sono in aumento. Ma ha poi tenuto a sottolineare un altro fatto, ovvero che le violenze contro i professori da parte dei genitori segnano un aumento ancora più marcato.

Dati che prendono però in considerazione soltanto il periodo che va dal 2022 fino al 2023 perché, come ha tenuto a sottolineare Valditara, non esistono statistiche precedenti perché il monitoraggio sulla questione è stato istituito l’anno scorso. Ha poi tenuto anche a precisare che per evitare eventi come quello di Varese non basta agire solo dal punto di vista repressivo, ma bisogna trovare un modo per entrare in azione in anticipo ed evitare sul nascere eventuali problemi.