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Proteste a Trieste, il sindaco: "Servono leggi speciali come ai tempi delle Br"

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Leggi speciali contro i no green pass, il sindaco di Trieste chiede il pugno duro per contrastare le manifestazioni.

Trieste è diventata negli ultimi mesi il centro del dissenso dei no green pass, una situazione che ha paralizzato la città per via delle manifestazioni e che ha anche portato ad un aumento netto dei casi nella zona. Un’emergenza nell’emergenza che ha spinto il sindaco, Roberto Dipiazza, a chiedere che vengano applicate delle leggi speciali contro la protesta, sulla scia di quanto fatto in passato per fermare le Brigate Rosse.

Il sindaco di Trieste chiede leggi speciali 

“Farei come ai tempi delle Brigate Rosse: leggi speciali – ha detto Dipiazza al Corriere della Sera – Allora c’era l’emergenza terrorismo, oggi c’è la pandemia ma il periodo è sempre drammatico. A mali estremi, estremi rimedi”. 

“Servono leggi speciali”, il punto del sindaco di Trieste

A chi gi fa notare che così verrebbe meno il diritto di manifestare, il primo cittadino triestino replica dicendo che ci sono dei limiti che andrebbero rispettati da tutti. “Il limite maggiore è il diritto degli altri alla salute e al lavoro. E queste continue manifestazioni lo violano, come dimostra il focolaio fra i manifestanti”.

Trieste, il sindaco vuole leggi speciali 

Il sindaco ha poi spiegato anche quale sia il piano del Comune per arginare il problema delle manifestazioni no green pass. “Li metteremo tutti a Porto Vecchio, lontano da alberghi, ristoranti e negozi che in questo periodo stanno subendo danni enormi”. Stiamo pensando a nuove misure – ha aggiunto Dipiazza – Dobbiamo anche tener conto che una parte della città si sta ribellando: ci sono 60 mila firme favorevoli al green pass. Sono moltissime, è la stragrande maggioranza della gente: all’ultima manifestazione c’erano 8mila manifestanti”. Infine sugli steward ai cortei voluti proprio dal sindaco, lo stesso ne reclama la necessaria presenza: “C’era anche il divieto di entrare in piazza Unità ma i soliti facinorosi, molta gente viene da fuori, hanno tentato di sfondare. Non si può andare avanti così”.