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Qatargate, Panzeri rilasciato con condizioni: non potrà lasciare il Belgio

Panzeri Antonio

Accolta l'istanza di scarcerazione per Pier Antonio Panzeri: accusato di corruzione nello scandalo del Parlamento europeo, aveva patteggiato la pena di un anno di reclusione in cambio di confessioni

Non potrà lasciare il Belgio né avere contatti con gli altri indagati l’ex eurodeputato Pier Antonio Panzeri che, dopo sei mesi di detenzione – quattro trascorsi nel carcere brussellese di Saint-Gilles e quasi sei agli arresti domiciliari –, viene scarcerato sotto condizioni. La camera di consiglio del tribunale di Bruxelles ha accolto, con oltre due mesi di anticipo sui termini previsti, l’istanza di scarcerazione presentata dai legali dell’ex europarlamentare. Nessuna obiezione dalla procura federale.

L’ex eurodeputato ottiene la libertà condizionale ma resta indagato fino alla chiusura delle indagini preliminari

«Nel sistema penale belga, la liberazione anticipata a seguito di una condanna è una pratica frequente, resa possibile per esempio da motivi di buona condotta», dichiara il portavoce della procura, Eric Van Duyse. Arrestato il 9 dicembre scorso per nell’ambito dell’inchiesta delle autorità belghe sui casi di corruzione all’interno dell’Eurocamera volti a favorire gli interessi qatarioti (da qui il nome Qatargate), Panzeri era ai domiciliari dal 6 aprile. Il 17 gennaio aveva patteggiato con la giustizia belga una pena ridotta a un anno di reclusione in cambio delle sue confessioni (aveva firmato un memorandum da pentito con l’allora giudice istruttore). «La giustizia belga non considera più necessaria la detenzione (dell’ex eurodeputato, ndr), sebbene resti a tutti gli effetti indagato fino alla chiusura delle indagini preliminari», aggiunge Van Duyse.