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"Quel gattile non deve chiudere": parte la raccolta fondi

Alcuni gattini abbandonati

"Quel gattile non deve chiudere": parte la raccolta fondi per il gruppo che non riesce più a sostenere le spese per l’affitto, cure veterinarie e cibo

Il grido arriva dalla Lombardia ma deve raggiungere tutta l’Italia: “Quel gattile non deve chiudere”, e parte la raccolta fondi in Brianza. Da Limbiate arriva l’appello di DNAnimale per tenere in piedi il rifugio dei mici. Il dato lo ha messo benissimo in evidenza Monza Today da cui riprendiamo l’appello perché innamorati dei nostri amici felini: la crisi ha morso anche le strutture che ospitano gli animali e c’è un gattile che rischia di dover chiudere i battenti

“Quel gattile non deve chiudere”

Ecco perché i volontari  hanno organizzato una raccolta fondi per continuare a” garantire una casa ai mici in attesa di adozione”. DNAanimale è una associazione senza scopo di lucro, nata nel 2018 ed ha grandi progetti e pochi fondi. Ha non solo obiettivi empirici ma anche l’ambizione di “promuovere la diffusione di una cultura più sensibile verso tutti gli esseri viventi e l’ambiente che ci circonda. In questi quattro anni i volontari hanno recuperato, accolto, curato e poi fatto adottare oltre 300 mici”. E nella nota per la raccolta fondi leggiamo: “Abbiamo operato sul territorio in ben 98 colonie feline, nelle quali abbiamo curato e fatto sterilizzare un totale 364 gatti. Tutti i gatti sono stati microchippati e censiti in collaborazione con l’Ats, per una loro maggiore tutela”. 

Pappe, riparo e aiuto alle colonie feline

“Abbiamo fornito pappe, ripari e aiuti ai tutori delle colonie, per una migliore convivenza tra gli animali presenti sul territorio e il vicinato”. E ancora: “Ora il gattile è in grande difficoltà economica e rischia la chiusura, non riesce più a sostenere le spese per l’affitto, per le cure veterinarie e non solo”. La chiosa è da seguire: “Chiediamo un piccolo contributo per aiutare DNAanimale a non chiudere il gattile e poter affrontare le spese del 2023, in modo da continuare ad occuparsi dei mici bisognosi”.