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Rai, Monica Maggioni indagata per abuso d'ufficio e peculato

Monica Maggioni, indagata dalla procura di Roma

Monica Maggioni, presidente Rai, è accusata dalla procura di Roma di abuso d'ufficio e peculato tra il 2013 e il 2015.

Il presidente della Rai, Monica Maggioni, è stata iscritta nel registro degli indagati dalla procura di Roma. I reati di cui è accusata sono abuso d’ufficio e peculato. Le accuse si riferiscono al periodo in cui la donna è stata direttore di Rai News. Secondo le accuse, la Maggioni avrebbe usufruito dei fondi della Rai per il pagamento di alcuni viaggi per la promozione del proprio libro pubblicato nel 2015 da Laterza. La seconda accusa riguarda alcuni incarichi relativi a servizi offerti dalla Rai, che sarebbero stati affidati da lei senza ricorrere a gare d’appalto. Gli avvocati della Rai hanno precisato che “l’iscrizione è solo un fatto meramente tecnico e che, ragionevolmente, si arriverà in breve tempo al definitivo chiarimento sulla vicenda”.

Monica Maggioni, le accuse

I magistrati di Roma hanno aperto l’indagine contro Monica Maggioni in seguito a una segnalazione da parte di Riccardo Laganà, presidente dell’associazione “Rai bene comune” e dipendente Rai. Laganà, rivolgendosi alle forze dell’ordine, ha accusato il presidente Maggioni di una serie di illeciti compiuti in due anni (dal 2013 al 2015). In seguito a tale segnalazione, la magistratura ha avviato le procedure di indagine. Nell’ottobre 2017, la Guardia di Finanza ha sequestrato una serie di documenti dalla sede della Rai in Viale Mazzini. La Rai ha prontamente dichiarato di aver fornito tale materiale anche all’Autorità nazionale anticorruzione e si è dimostrata aperta alla collaborazione.

Da Viale Mazzini ora fanno sapere che “le indagini si sono concluse” e che “l’iscrizione è solo un fatto meramente tecnico e che, ragionevolmente, si arriverà in breve tempo al definitivo chiarimento sulla vicenda. Di più, su questa stessa vicenda ANAC ha svolto approfondite indagini che si sono concluse in data 7 marzo 2018 con un provvedimento di archiviazione”.

I viaggi di promozione

Monica Maggioni è stata accusata di aver usufruito dei fondi della stessa Rai a scopo personale. In particolare, sarebbe stata proprio la Rai a finanziare i viaggi per promuovere “Terrore mediatico“, il saggio scritto dalla Maggioni sull’uso di internet e dei social media da parte dei terroristi dello Stato islamico. Il volume è stato pubblicato nel 2015 da Laterza, ma i viaggi promozionali per tutta Italia non sarebbero stati pagati né dalla Maggioni né dal suo editore.

Della vicenda si era già occupata, nel giugno 2017, la commissione di Vigilanza. In particolare, l’interrogazione è stata svolta da Mirella Liuzzi, deputata pentastellata. “Maggioni deve chiarire – affermò la Liuzzi. “Vogliamo sapere di quanti rimborsi stiamo parlando e quale soggetto li ha autorizzati. Deve restituire quei soldi immediatamente, senza nascondere la polvere sotto il tappeto. Il suo comportamento è un enorme danno d’immagine alla Rai”.

I rappresentanti della Rai hanno prontamente fornito una spiegazione a riguardo. “La presenza di personalità aziendali riconoscibili a dibattiti, conferenze, presentazioni e altre occasioni simili, è ritenuta non soltanto quale una componente dell’incarico affidato ma, ancor di più, elemento di promozione e valorizzazione dell’immagine della Rai”. Una giustificazione che sembrerebbe un’ammissione del pagamento dei viaggi da parte della televisione pubblica.