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Rave in Israele, il racconto dei sopravvisuti: "Ci sparavano addosso"

Guerra in israele, parla sopravvisuto al rave

La testimonianza dei sopravvisuti all'attaco di Hamas durnate il rave in Israele

Parla un sopravvissuto al rave di party di Reim, nel deserto di Israele, dove sono stati uccisi 260 civili. La festa, al confine con Gaza, è stata interrotta dalle truppe di Hamas, all’alba di sabato 7 ottobre. 

Tra i sopravvissuti alla strage c’è Sahar, che racconta ai media israeliani quei momenti di terrore, durante i quali sono morti 260 civili tra israeliani e turisti stranieri. 

Le voci dei sopravvisuti al rave in Israele

Sahar fortunatamente ha riportato ferite superficiali ed è stato ricoverato all’ospedale di Tel Aviv. Ai giornalisti che gli chiedono come sia riuscito a scappare risponde:

“Siamo fuggiti sotto i proiettili, abbiamo trovato riparo in un piccolo rifugio di cemento dove i terroristi hanno lanciato una granata, c’era sangue ovunque. Uno di loro è poi entrato ed ha aperto il fuoco a bruciapelo, tutti intorno a me sono morti”.   

Arik Nani, altro sopravvissuto al rave party di Reim, racconta il massacro avvenuto proprio durante la sua festa di compleanno.

“Ballavamo, poi Hamas ci ha sparato addosso. Mi sono salvato tra i 260 cadaveri del rave nel deserto”, racconta sotto shock. “Dopo quello che è successo, posso solo ringraziare Dio di esserci arrivato vivo. È come nascere una seconda volta”.

Le forze dell’ordine israeliane stanno lavorando per identificare tutte le vittime della strage di Hamas.