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Regno Unito, via libera alla terza dose del vaccino covid, ma solo da settembre

UK terza dose vaccino

Si alla terza dose del vaccino covid ma da settembre e solo ai più vulnerabili. Lo ha stabilito il Governo Britannico.

Si del Governo Britannico e del Servizio sanitario nazionale (Nhs) che hanno accordato la loro autorizzazione a somministrare la terza dose del vaccino anti-covid. Si tratta questa di una decisione fondamentale che è stata presa soprattutto alla luce dell’impennata di casi di variante Delta (o variante indiana) che è stata rilevata nel Regno Unito. La variante Delta con i suoi oltre 20 mila casi nelle ultime 24 ore è diventata ormai prevalente. A dispetto dell’aumento dei contagi, l’impatto delle prime dosi di vaccino somministrate stanno sorbendo l’effetto che ci si era aspettato. Ricoveri e decessi hanno subito un freno significativo.

UK terza dose vaccino, a chi verrà destinato e quando si parte

Stando a quanto appreso, la terza dose verrà somministrata ai soggetti residenti in Regno Unito di età superiore ai 50 anni o comunque di età inferiore qualora sia stato prescritto in passato il vaccino anti-influenzale.

L’importante novità di questa seconda campagna vaccinale sarà lo svolgimento del programma che avrà luogo contemporaneamente con la campagna anti-influenzale. C’è di più perchè le tempistiche di queste vaccinazioni dovranno essere relativamente brevi. Secondo quanto pianificato dal Governo Britannico la campagna vaccinale che dovrebbe prendere il via a settembre, potrebbe essere già completata nei primi mesi del 2022.

UK terza dose vaccino, la situazione pandemica in Inghilterra

Nel frattempo la situazione epidemiologica in Inghilterra si mantiene su livelli critici. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 26.068 nuovi casi, mentre sono circa 900.000 i tamponi effettuati. Si tratta questo di un nuovo picco che non veniva raggiunto addirittura dallo scorso 23 gennaio. Eppure a dispetto di questa nuova impennata dei casi, i livelli di vaccinazioni somministrate, che si mantengono su livelli molto alti, hanno aiutato non poco a limitare “eventuali danni” come ad esempio i decessi o ancora una nuova corsa “ai ricoveri”. Si parla infatti dell’85% delle dosi somministrate in età adulta, mentre i richiami hanno superato quota 62%.

UK terza dose vaccino, Pregliasco: “Italia come l’Inghilterra tra 2 o 3 mesi”

Intanto il virologo Fabrizio Pregliasco in un’intervista rilasciata a Radio Cusano Campus ha fatto una stima di quello che potrebbe accadere in Italia nei prossimi mesi: “È una previsione abbastanza facile dire che diventerà dominante. Ciò che si vede nel mondo, dalla Russia all’Australia, dimostra come le caratteristiche di maggiore contagiosità della variante Delta fa sì che prevalga sulle altre. Quello che sta avvenendo in Inghilterra lo vedremo fra 2-3 mesi anche qui in Italia. Loro hanno aperto prima e hanno lasciato al virus occasioni di infezioni. Hanno avuto 65mila casi in settimana, però con solo 78 decessi, a dimostrazione dell’efficacia della vaccinazione con due dosi. Questo ci deve rendere più tranquilli. La malattia è rara nei soggetti completamente vaccinati”.