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Riccardo Cocco, da Forza Nuova al Donbass: l'italiano nel mirino degli 007

Riccardo Cocco

Riccardo Cocco è un italiano finito nel mirino degli 007. La presa di posizione a favore delle scelte di Vladimir Putin non è passata inosservata.

Riccardo Cocco è un italiano finito nel mirino degli 007. La presa di posizione a favore delle scelte di Vladimir Putin non è passata inosservata.

Riccardo Cocco, da Forza Nuova al Donbass: l’italiano nel mirino degli 007

Riccardo Cocco e Andrea Palmeri hanno deciso di arruolarsi nella fila dei gruppi filo russi per combattere a favore delle due Repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk. Una decisi che li ha portati a pubblicare diversi video in cui sostengono le scelte del presidente russo Vladimir Putin sull’invasione dell’Ucraina. Questi filmati sono diventati virali su Telegram, tra coloro che sostengono il conflitto scatenato dalla Russia. Cocco e Palmeri fanno parte del mondo del neofascismo italiano. Il 23 febbraio e il 6 marzo 2022 sono stati pubblicati due brevi video di Cocco. Il 21 febbraio, sempre Cocco, aveva partecipato con Palmeri ad una conferenza a sostegno delle popolazioni del Donbass.  

L’argomento dei video riguarda un appello agli italiani per supportare le Repubbliche separatistecon donazioni e atti dimostrativi“. Cocco è anche l’autore di uno striscione comparso a Piazza del Popolo: “Usa la guerra è colpa tua. Europa rialza la testa. Fuori dalla Nato. No alle sanzioni suicide. Chiedi la pace“. I video sono diventati virali tra i supporter di Putin e Cocco è diventato “famoso“, anche se su di lui si trova poco sul web a differenza di Palmeri, che da anni ha preso parte al conflitto in Donbass. Palmeri era uno dei leader della curva della Lucchese, tra i capi dei Bulldog, ultras di estrema destra. Cocco ha sostenuto nel 2016 la candidatura di Alfredo Iorio come sindaco di Roma, per Forza Nuova.

I piani di guerra

Il Donbass è al centro di un altro video diventato virale nelle ultime ore. Un filmato di sei minuti, condiviso il 6 marzo, in cui il presidente della Repubblica separatista di Donetsk, Denis Pushilin, sostiene di avere le prove dei “piani aggressivi del regime ucraino e di coloro che vi sono dietro“. Si tratta di prove ottenute durante un blitz delle milizie filo russe nelle città di Berdyansk, nella sede dell’organizzazione paramilitare ucraina ucraina di estrema destra Pravyj Sektor. Il leader politico ha spiegato che hanno trovato un computer portatile “con matricola Nato che contiene le mappe dettagliate dell’area di Donetsk e della Crimea, con l’ubicazione di unità e strutture militari“. Pushilin ha dichiarato di aver trovato progetti di attacco ucraini, pianificati con il sostegno dell’Alleanza Atlantica. Un attacco che sarebbe partito l’8 marzo. La notizia è rimbalzata su Telegram, insieme ai video di Cocco.