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Richard Gere su Salvini: "Impedì ai rifugiati di sbarcare, atto criminale"

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Richard Gere ha parlato di Matteo Salvini durante un festival in Sardegna: "Non fece sbarcare i rifugiati, com'è potuto accadere nell’Italia profondamente cristiana?".

Richard Gere torna a far parlare di sé. L’attore è stato intervistato al Corriere della sera mentre si trovava al Filming Italy Sardinia Festival. Il divo di Hollywood ha dichiarato: “Sono sposato da dieci anni con Alejandra, abbiamo due figli di 3 e 4 anni, lei ha una figlia di 10 anni dal precedente matrimonio e io ho un figlio di 23. Siamo una grande famiglia. Sì, sono un uomo fortunato”. Richard Gere ha poi cambiato argomento dando un suo parere sulla politica italiana, più precisamente su Matteo Salvini, nei cui confronti si è espresso in modo severo, relativamente alla questione migranti

Richard Gere “rimprovera” Salvini

Come informa FanPage, Richard Gere aveva avuto dei contrasti con l’attuale ministro delle Infrastrutture. L’attore si è riferito a lui quando ancora occupava la carica di ministro dell’Interno: “Una nuova legge in Italia, quando Salvini era ministro dell’Interno, impediva ai rifugiati di sbarcare. È un atto criminale. Com’è potuto accadere nell’Italia profondamente cristiana?”.

Il divo vicino ai migranti

Gere ha proseguito: “Mi sono chiesto cosa potevo fare per i 147 migranti che nel 2019 sono rimasti 19 giorni sulla nave ormeggiata davanti a Lampedusa, dopo il divieto d’ingresso del governo italiano. Ho preso la decisione di portare acqua e cibo su una imbarcazione di gente che scappava, che ha preferito il rischio di morire annegata nel Mediterraneo per non tornare a casa e morire, per sopravvivere”.