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Rinuncia al lavoro per fare la casalinga ma divorzia: il giudice ha condannato il marito

Divorzio

Una donna ha rinunciato al proprio lavoro per fare la casalinga, ma poi ha divorziato dal marito, che è stato condannato ad un risarcimento.

Una donna aveva rinunciato al suo lavoro per fare la casalinga, prima del divorzio. Il marito è stato condannato ad un risarcimento. Il fatto è accaduto in Spagna.

Rinuncia al lavoro per fare la casalinga ma divorzia: il giudice ha condannato il marito

Un uomo è stato condannato a dare 200mila euro di risarcimento alla sua ex moglie a titolo di compenso per il lavoro domestico e di cura della famiglia svolto durante il matrimonio. La decisione è stata presa da un Tribunale di primo grado nel procedimento di divorzio di una coppia in Spagna. Nella sentenza il Tribunale di Vélez-Málaga di Malaga ha riconosciuto il diritto della donna a essere risarcita dall’ex marito in quanto lei, durante il periodo di matrimonio, aveva rinunciato al suo lavoro per fare la casalinga e prendersi cura delle due figlie. Nel documento presentato dai legali della donna si sollecitava a riconoscere il compenso in quanto l’assistita “fu privata di ogni possibile percorso professionale per dedicarsi esclusivamente alla casa e alla famiglia” mentre l’uomo “nel corso degli anni di matrimonio accumulava e accresceva in modo esponenziale il suo patrimonio privato“.

Il risarcimento e la pensione

L’importo del risarcimento è stato stabilito in base al salario minimo in vigore in ciascun anno trascorso da quando si sono sposati, nel 1995, fino al 2020, quando è avvenuta la separazione. La sentenza ritiene che la donna di 48 anni si sia dedicata alla cura della casa e delle figlie “con tutto ciò che questo comporta, contribuendo puntualmente alle imprese familiari“. Nella delibera è stata fissata anche una “pensione” compensativa di due anni, in modo che riesca ad inserirsi nel mondo del lavoro.