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Roberto Vecchioni e Massimo Gramellini leggono il monologo di Antonio Scurati sul 25 aprile

Roberto Vecchioni e Massimo Gramellini leggono il monologo di Scurati bloccato dalla Rai

Anche Massimo Gramellini e Roberto Vecchioni hanno deciso di leggere il monologo di Scurati bloccato dalla Rai.

Anche Massimo Gramellini e Roberto Vecchioni hanno deciso di leggere il monologo di Scurati sul 25 aprile, bloccato dalla Rai. Uno stop che ha acceso un dibattito politico.

Roberto Vecchioni e Massimo Gramellini leggono il monologo di Scurati bloccato dalla Rai

Il blocco del monologo di Antonio Scurati sul 25 aprile da parte della Rai è diventato un dibattito politico. L’intervento dello scrittore nel programma “Che sarà…” di Serena Bortone è stato fermato a poche ore dalla messa in onda, sollevando diverse polemiche e attivando anche l’intervento di Giorgia Meloni. L’effetto di quanto accaduto ha portato a fare in modo che la presunta censura del monologo generasse l’effetto opposto, dando grande visibilità alle parole dello scrittore, che ha ceduto a titolo gratuito il suo monologo a Serena Bortone e ha portato le sue parole anche nella diretta concorrenza di La7.

Massimo Gramellini e Roberto Vecchioni hanno letto il testo di Scurati sul 25 aprile in apertura di In altre parole, programma in concorrenza con quello di Serena Bortone su Rai3. Dal punto di vista televisivo e politico si tratta di una decisione forte.

Vecchioni e Gramellini leggono il monologo di Scurati: “Dimostrare la natura stupida di ogni censura”

Quello che avete appena ascoltato è il monologo sul 25 aprile che Antonio Scurati avrebbe dovuto leggere su Rai3. Il mondo della cultura da ore si sta mobilitando per diffonderlo e noi abbiamo aderito all’iniziativa anche per dimostrare la natura fondamentalmente stupida di ogni censura il cui unico effetto è sempre quello di moltiplicare, per fortuna, gli antidoti” ha dichiarato Massimo Gramellini.

Negli stessi minuti Serena Bortone aveva letto il testo in diretta, smentendo le ricostruzioni emerse quando la dirigenza Rai aveva legato l’assenza di Scurati a una questione economica.