> > Roma, cancellato il murale per il ragazzo morto dopo la corsa a 300 km/h sul Gra

Roma, cancellato il murale per il ragazzo morto dopo la corsa a 300 km/h sul Gra

murale ragazzo morto 300

L'immagine del ragazzo morto dopo lo schianto a 300 km/h sul Gra era stato realizzato dagli amici sulla facciata di una palazzina di via Raoul Follereau

Blitz all’alba a Roma per cancellare il murale dedicato a Nicholas Orsus Brischetto, il ragazzo di 21 anni morto a 300 km/h sul grande raccordo anulare. Il drammatico incidente era stato filmato da un amico ed è diventato virale sui social.

Il murale del ragazzo morto a 300 km/h

Sabato, alle sei del mattino è scattato il blitz di polizia, carabinieri e agenti della polizia locale a vigilare sul lavoro svolto  delle ditte del comune di Roma che hanno ripulito il murale abusivo realizzato da amici e parenti di Nicholas orsus Brischetto, il ragazzo di origine rom morto il 18 luglio dopo il tremendo schianto sul Grande Raccordo Anulare di Roma.

Il blitz voluto dal dipartimento al Patrimonio

L’operazione della cancellazione del murale sulla facciata di una palazzina di via Raoul Follereau, a Villaggio Falcone – Vecchia Ponte di Nona – è stata disposta dal dipartimento al Patrimonio del Comune di Roma.

Il funerale a San Lorenzo 

L’incidente nel quale ha perso la vita il ventunenne era stato filmato da un amico che si trovava al posto del passeggero ed era diventato virale sui social. Poi era seguito il funerale. Come scrive il La Repubblica ” Martedi scorso al termine dei funerali alla Basilica di San Lorenzo fuori le mura decine di amici del giovane rom, morto a bordo dell’Audi R8 guidata dal 22enne Nicholas Cali, erano andati in piena notte con decine di fuori serie in via Raul Follerau, avevano dato vita a una commemorazione con le auto che sgommavano ai piedi delle palazzine del Comune, poi un writer era montato su un furgoncino privato munito di un ponte elevatore e aveva disegnato senza permessi il volto della vittima sulla facciata di un lotto del Comune”.  Subito dopo l’assessore al Patrimonio del Comune Tobia Zevi aveva disposto la cancellazione fino ad arrivare al blitz di questa mattina.