Giampiero Casoni Salari in calo in Italia: i dati sono poco confortanti perché aumentano le diseguaglianze e la quota famiglie povere è raddoppiata. Chi lo dice? Un report di Diseguitalia, il rapporto che l’organizzazione non governativa Oxfam dedica all’Italia in avvio del Forum di Davos. Ansa che quel report lo mette in silloge spiega che “ il top 10%dei patrimoni italiani alla fine del 2021 possedeva oltre sei volte la ricchezza della metà più povera della popolazione”.
Salari in calo in Italia, il report di Diseguitalia
E che c’è una parte di famiglie in povertà assoluta sul totale che fra il 2005 e il 2021. Ecco, quella parte è “più che raddoppiata”. Poi c’è il nodo inflazione, che determina una “grave erosione” del potere d’acquisto delle famiglie. Perché? Perché gli adeguamenti salariali non arrivano e c’è la caduta dei salari reali nei primi 9 mesi dell’anno che ha raggiunto i 6,6 punti percentuali. Nello specifico l’inflazione, secondo Oxfam, ha determinato un ha innescato un crollo dei salari.
Oxfam: “Interventi utili ma non risolutivi”
Mikhail Maslennikov, policy advisor su giustizia economica di Oxfam, spiega: “L’aumento dell’incidenza della povertà è stato attenuato, nell’emergenza, dagli interventi pubblici di supporto alle famiglie, ma le prospettive di arretramento sono forti alla luce dei fattori correnti di rischio per l’economia italiana come gli impatti del conflitto russo-ucraino e la crescita dell’inflazione”. E ancora: “La pandemia prima e, ora, la crisi dell’energia, l’aumento dei prezzi – con un tasso dell’inflazione mai così alto da oltre 35 anni – e i nuovi venti recessivi rischiano di esacerbare ulteriormente i divari di lungo corso che caratterizzano il nostro Paese”.
