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Matteo Renzi contro la raccolta firme per il salario minimo: "Populisti di sinistra"

matteo renzi

Matteo Renzi è contrario al salario minimo e dice la sua sulla raccolta firme lanciata dalle opposizioni

Che Matteo Renzi sia contrario al salario minimo è cosa ormai nota e questa sua posizione netta su un tema così caldeggiato dalle opposizioni gli ha valso numerose critiche nelle scorse settimane. Il leader di Italia Viva, però, non cambia idea e anzi rilancia.

Matteo Renzi contro il salario minimo: “La raccolta firme è inutile”

Niente è così populista come il modo con il quale si è aperto questo dibattito” – scrive Renzi sui social facendo riferimento al salario minimo e alla raccolta firme pensata da gran parte delle opposizioni – “Il campolargo, da Azione a Rifondazione comunista, passando per CGIL, PD e Cinque Stelle, prima firma Giuseppe Conte, presenta una proposta di legge per istituire il salario minimo a 9€. L’articolo 7 prevede che la Legge di Bilancio dovrà liberare risorse per questo. In soldoni: il salario minimo aumenta i salari a una parte dei lavoratori alzando le tasse agli altri.”

L’attacco ai populisti di destra: “Attenzione all’autunno”

Dall’altra parte, Renzi tuona anche contro i “popuisti di destra”, avvisandoli che devono fare attenzione a quello che potrebbe accadere in autunno: “Sono guidati da una premier che ha appena avuto la geniale idea di proporre una norma, quella sulle banche, della quale in autunno spero non si debba mai pentire.” Infine, il riferimento al Cnel prendendo ad esempio Brunetta:Che il Cnel non serva a nulla è una delle cose su cui la politica tutta è d’accordo. Per dire: Renato Brunetta oggi è il presidente del Cnel e sette anni fa diceva: ‘il Cnel è un’etichetta sotto cui non c’è nulla di importante’. Se lo dice persino lui che lo presiede, ti immagini gli altri?”