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Coronavirus, test su nuovo farmaco antinfiammatorio per pazienti gravi

Coronavirus, test su nuovo farmaco antinfiammatorio

Iniziati test in Cina su nuovo farmaco antinfiammatorio contro gli effetti del Coronavirus nei pazienti più gravi.

La Cina ha approvato l’uso di un farmaco immunosoppressore e antinfiammatorio per i pazienti con le complicanze più gravi innescate dal Coronavirus. Si tratta del principio attivo Tocilizumab, prodotto dal colosso farmaceutico svizzero ROCHE e venduto col nome commerciale di Actemra. Il nuovo farmaco, specifica la società, viene adottato da diversi anni nel trattamento dell’artrite reumatoide, dell’artrite idiopatica giovanile, dell’arterite a cellule giganti e di alcune sindromi immunologiche che scatenano pericolosissime “tempeste di citochine”.

Coronavirus, nuovo farmaco antinfiammatorio

La Cina avrebbe deciso di approvare il suo utilizzo in quanto è noto che il principio attivo è in grado di inibire i livelli elevati di Interleuchina 6 (IL-6) determinati da alcune malattie infiammatorie e infezioni. Si tratta di proteine prodotte da macrofagi e linfociti T che stimolano il sistema immunitario a rispondere a determinati eventi, proprio come l’infezione scatenata da un patogeno. Dunque, la Commissione sanitaria nazionale cinese ha deciso di inserire il Tocilizumab nel trattamento dell’infezione proprio perché alcuni pazienti sperimentano le complicazioni appena elencate.

Per il momento, comunque, il farmaco rimane in fase di sperimentazione. Verrà utilizzato su 188 pazienti colpiti da COVID-19. ROCHE ha già fatto diverse donazioni del farmaco alla Cina proprio per provvedere a questa sperimentazione. I test saranno monitorati da un team indipendente nella speranza che venga accertata l’efficacia anche nel contrasto al Coronavirus.

Intanto anche gli Stati Uniti hanno iniziato la sperimentazione di un nuovo farmaco, considerato più promettente. Si chiama Remdesivir ed è nato per combatter i mortali virus Ebola e Marburg. Durante i test in laboratorio ha però dimostrato di essere efficace anche contro i coronavirus della SARS e della MERS e della COVID-19.