> > Coronavirus, l'esperto: "Le mascherine fai da te sono inutili"

Coronavirus, l'esperto: "Le mascherine fai da te sono inutili"

coronavirus mascherine fai da te

Le mascherine fai da te non sono efficaci per contrastare la diffusione del coronavirus: occorre affidarsi a protezioni certificate.

Le mascherine fai da te, le sciarpe o i foulard non sono dispositivi di protezione utili per limitare la diffusione del coronavirus. A lanciare l’ennesimo appello è Francesco Saverio Violante, il direttore del Policlinico Sant’Orsola di Bologna: “Non si possono realizzare mascherine fai da te – ha ribadito l’esperto -. Bisogna utilizzare materiali idonei e specifici che siano in grado di filtrare il virus”. Il professore ha promosso l’ordinanza della Lombardia che ha reso obbligatorio indossare al mascherina quando si esce di casa. Tuttavia, ha anche chiarito, se “si è a congrua distanza il fatto di indossare una mascherina non è così rilevante”.

Coronavirus, no mascherine fai da te

Le mascherine fai da te non proteggono realmente dal coronavirus: questo è il messaggio che il professor Violante intende diffondere tra i cittadini. La mascherina, infatti, “è un prodotto tecnologicamente complesso perché il materiale tessile deve conciliare due principi che vanno l’uno contro l’altro”. Il primo è “l’alta respirabilità” e il secondo è “l’alto coefficiente di filtrazione batterica”.

Infatti, a primo impatto la mascherina potrebbe sembrare un prodotto molto semplice e facile da realizzare grazie all’abilità da sarta. Tuttavia, occorre sottolineare il necessario “utilizzo di materiale tessile idoneo a superare i test richiesti da standard europei”.

Nel dettaglio, ha chiarito il professore, le mascherine chirurgiche “devono rispondere ad uno standard europeo che definisce le due caratteristiche essenziali che sono da un lato la respirabilità e dall’altro la capacità di filtrare batteri: un grado del 95% per i dispositivi destinati ai pazienti e del 98% per gli operatori sanitari”. Ma non finisce qui: a questo si aggiungono altri due esami. “La resistenza agli schizzi di sangue sintetico e la determinazione della carica microbica totale all’interno di una mascherina”. Allo stato attuale, solo meno del 50% delle mascherine ha superato questi test.