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Terapia Car-T per leucemia funziona: paziente dimessa a Reggio Calabria

Terapia Car-T Leucemia

A Reggio Calabria è stata dimessa la prima paziente italiana trattata con la terapia Car-T per la cura della leucemia.

La terapia Car-T per la cura della leucemia ha dato per la prima volta risultati positivi al Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria. Una donna di 60 anni proveniente dalla Campania è stata trattata con linfociti dal dna modificato e, dato il buon esito, è stata dimessa.

Terapia Car-T per la leucemia a Reggio Calabria

Il meccanismo che sta alla base della terapia prevede di re-iniettare, in un malato affetto da linfoma e resistente alle cure convenzionali, i suoi stessi globuli bianchi, prelevati e modificati nel loro Dna con un componente in più. In questo modo vengono resi aggressivi ed efficaci verso il cancro. La paziente dimessa si era recata nella struttura calabrese due settimane prima per iniziare la cura innovativa contro il linfoma non-Hodgkin dopo quattro percorsi terapeutici che non avevano dato risultati.

Avendo avuto un riscontro positivo i medici l’hanno dimessa e, come da protocollo, la sottoporranno a tre controlli ogni settimana. Ora l’obiettivo, ha spiegato il primario del Centro Trapianti di midollo osseo Massimo Martino, è quello di arrivare ad una trentina di pazienti all’anno trattati in questo modo. Le procedure per la prima paziente sono rallentate a causa dell’emergenza coronavirus, ma in lista c’è già un’altra persona. I sanitari stanno quindi già lavorando per predisporre un percorso analogo per il mieloma multiplo.


Quella di Reggio Calabria è l’unica azienda sanitaria italiana pubblica del Sud autorizzata ad erogare la terapia Car-T e si basa su una collaborazione con gli Stati Uniti. Prima infatti i medici prelevano i linfociti dal malato e poi li mandano, in speciali contenitori che li conservano a meno 170 gradi, in America. Qui vengono modificati geneticamente per poi tornare in Italia dove avviene l’infusione nel paziente.