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Covid, entro settembre il test salivare dallo Spallanzani

In arrivo nuovo test salivare dello Spallanzani

Il nuovo test salivare prodotto dallo Spallanzani potrà prevenire picchi di contagi nelle scuole, risultando meno invasivo del classico tampone

I medici dell’ospedale Spallanzani di Roma stanno mettendo a punto un test salivare che entro la fine di settembre potrà essere utilizzato nelle scuole. Meno invasivo rispetto al classico tampone, questo nuovo prototipo potrebbe risultare l’arma più efficace per rilevare in maniera sicura il covid, in attesa del vaccino.

Spallanzani, il test salivare nelle scuole

Entro la fine di settembre dallo Spallanzani potrebbe arrivare un nuovo test salivare. Questo è quanto affermano i medici dell’ospedale romano a Repubblica, annunciando che il test sarà più facile da usare rispetto al tampone e quindi maggiormente applicabile a livello scolastico.

Ci permetterà di accelerare sulla campagna di test avviata sul personale scolastico”, spiega Francesco Vaia, direttore sanitario dell’Istituto nazionale per le malattie infettive di Roma. Il tampone resta ovviamente il gold standard, la scelta numero uno. Ma ci aspettiamo molto dal test salivare. Siamo i primi in Italia ad averlo sviluppato e sarà importante soprattutto per i pazienti più giovani.

Battaglia da vincere

Il tampone almeno all’inizio sarà utilizzato nelle scuole, per evitare picchi nei contagi interni. “Vogliamo vincere la battaglia – aggiunge Vaia – e siamo pronti a investire in strutture mobili in grado di raggiungere gli istituti a rischio focolaio e confermare in pochi minuti eventuali contagi. Studieremo con le scuole quali possano essere le aree più adatte nelle quali far attendere i ragazzi o i professori da esaminare“.

Come funziona il tampone salivare? Una volta raccolto il campione, si effettuerà un doppio esame. Dapprima si parte con quello antigenico che permetterà di risocntrare il virus all’interno del paziente.

Una volta individuato e confermato con il metodo immunocriomatografico (cambio di colore del reagente), il secondo esame riguarderà l’Rna. Si tratta quindi dello studio del materiale genetico del virus. Un metodo tanto semplice quanto efficace, e meno fastidioso del tampone.