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Covid, in arrivo test rapidi nelle scuole: come funzionano

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"I test rapidi danno possibilità molto più larghe di controllare la diffusione del Covid soprattutto nelle scuole", ha spiegato Sandra Zampa.

I test rapidi sono pronti ad arrivare nelle scuole per controllare in modo veloce la diffusione del Coronavirus. Molti istituti, a pochi giorni dalla riapertura, sono stati infatti già chiusi per avere registrato dei casi di positività tra gli studenti e il personale. Un pronto riscontro dei contagi potrebbe evitare alle strutture di sospendere le proprie attività in caso di casi isolati di presenza del virus.

La diffusione del Covid nelle scuole

Oltre un centinaio di scuole sono state chiuse per Covid-19. I contagi registrati tra gli studenti sono più di 600. Coinvolti istituti di ogni grado, dagli asili alle superiori. In molti casi la didattica è dunque proseguita a distanza. Affinché le lezioni possano tuttavia avere luogo in sicurezza sono necessarie nuove metodologie di screening. È per questa ragione che nelle scuole, come era già avvenuto negli aeroporti, verranno effettuati i test antigenici rapidi.

I test rapidi: cosa sono e come funzionano

I test antigenici rapidi funzionano come un classico tampone, in quanto vengono effettuati tramite l’utilizzo di un cotton fioc da inserire nelle vie nasali. Il vantaggio, tuttavia, è dato dal fatto che l’esito sarà disponibile in 20-30 minuti, mentre i tamponi normali necessitano dalle 24 alle 48 ore. Una soluzione indispensabile nelle scuole, dove i contagi possono diffondersi a macchia d’olio se non si interviene tempestivamente.

È da evidenziare, tuttavia, che in caso di positività il soggetto dovrà ugualmente essere sottoposto al tampone molecolare per verificarne l’attendibilità. Nel caso in cui i test rapidi sugli altri membri della classe dovessero risultare negativi però quest’ultima può intanto continuare l’attività didattica.

L’ordinanza è imminente, il ministro Speranza ha già detto che bisogna passare ai test rapidi a scuola“, ha detto la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, ai microfoni di “Radio anch’io” in onda su Rai Radio 1. “Questo ci dà delle possibilità molto più larghe di tamponare, di procedere a controlli più veloci. La scuola è uno dei luoghi da tenere più sotto controllo ma a preoccupare non è tanto il controllo dentro, che è molto elevato, ma quello che avviene fuori“.

I test antigenici rapidi sono già disponibili in alcune regioni, come nel Lazio. All’istituto Mattei di Cerveteri, ad esempio, su 466 test rapidi effettuati, sono stati registrati tre casi di positività.