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Sardegna, stop alle seconde case per i non residenti in regione fino al 30 aprile

Sardegna seconde case 30 aprile

La Sardegna ha prorogato la stretta sulle seconde case fino al 30 aprile: i non residenti in regione si potranno recare solo per comprovate esigenze.

Il goevrnatore della Sardegna Christian Solinas ha prorogato fino al 30 aprile le tre ordinanze anti contagio: si tratta della stretta sulle seconde case, sulle scuole e sugli ingressi nell’isola.

Sardegna: stop seconde case fino al 30 aprile

Per quanto riguarda la seconde case, la cui stretta era stata decisa in occasione delle feste, il Presidente ha stabilito che i proprietari/affittuti non residenti in Sardegna possono raggiungerle solo per esigenze lavorative, di salute o necessità e comunque presentando la certificazione di vaccinazione avvenuta o di negatività al tampone.

Saranno i vettori e gli armatori che, prima dell’imbarco, dovranno verificare che i passeggeri si siano correttamente registrati sull’applicazione “Sardegna Sicura” e abbiano la documentazione attestante il possesso dei requisiti. Sull’ordinanza si legge inoltre che il Corpo forestale e di vigilanza ambientale supporterà il personale sanitario delle ATS nelle attività di monitoraggio e controllo delle certificazioni di avvenuta vaccinazione e di sottoposizione al tampone dichiarate dai passeggeri sulla piattaforma.

Le regole per gli ingressi

La seconda ordinanza prorogata prevede che fino alla fine del mese chi si recherà in territorio sardo dovrà dimostrare o di essere stato vaccinato contro il Covid o di essere negativo all’infezione. In quest’ultimo caso si hanno quattro alternative: effettuare un tampone 48 ore prima della partenza, recarsi presso le aree dedicate in porti e aeroporti per sottoporsi al test rapido, fare il tampone entro 48 ore dall’arrivo in una struttura pubblica o privata a proprie spese, isolarsi per dieci giorni.

Superiori in presenza fino al 75%

Il terzo provvedimento in vigore fino al 30 aprile conferma infine la didattica in presenza per le superiori fino ad un massimo del 75% mentre il restante 25% seguirà le lezioni a distanza. Per ciò che riguarda il trasporto pubblico, a bordo dei mezzi pubblici è consentito un coefficiente di riempimento non superiore al 50% dei posti totali.