Il Rover Persevrance della Nasa è atterrato con successo su Marte tra gli applausi della “cabina di regia”. Si tratta questo di un passo importantissimo dove l’Italia ricoprirà un ruolo fondamentale. Si tratta del primo rover a giungere sul pianeta rosso dai tempi di Curiosity, ma per riuscirci ha dovuto effettuare una discesa particolarmente delicata in una zona di Marte irta di ostacoli. I “sette minuti di terrore” sono stati quindi superati, ma da qui in poi inizierà la vera sfida durante la quale il rover dovrà indagare se ci sono le condizioni per formare la vita su Marte.
A commentare l’arrivo con successo di Perseverance l’Administrator di NASA Steve Jurczyk che congratulandosi con il team ha dichiarato su Twitter: “Che meraviglioso team ha lavorato attraverso le sfide e le avversità che hanno poi portato all’atterraggio del rover su Marte”.
“Our team now gets a chance to test, prove, & learn how [the Ingenuity Mars Helicopter] works in the actual environment of Mars. Our team can’t ask for a better reward than that.”
Project manager Mimi Aung shares her excitement for the first ever flight test on another planet: pic.twitter.com/AorK4tKCml
— NASA (@NASA) February 18, 2021
Il rover Perseverance è atterrato
L’inizio della discesa al suolo iniziato a 130 chilometri di altitudine. Perseverance ha abbandonato la sonda che in questi ultimi mesi lo ha portato nei cieli marziani. Durante il tragitto verso terra, l’attrito della debole atmosfera di Marte ha riscaldato lo scudo termico della struttura fino al 1.300 gradi centigradi, comportando un conseguente rallentamento dal 20mila a 1.500 chilometri all’ora.
Tutto ciò è accaduto fino al raggiungimento degli undici chilometri di altitudine, con il rover che ha aperto il suo paracadute di 21 metri di diametro per decelerare ulteriormente fino a 300 chilometri all’ora. Venti secondi dopo aver aperto il paracadute ha abbandonato lo scudo termico ed entrerà in funzione il Terrain Relative Navigation: un apposito dispositivo che ha consentito a Perseverance di orientarsi sul suolo marziano scegliendo in anticipo il punto meno impervio in cui ammartare.
La fase finale della discesa
Una volta arrivato ad appena due chilometri di altitudine è stato abbandonato anche il paracadute, sostituito da un sistema di otto razzi orientabili e puntati verso il basso, grazie ai quali il rover ha raggiunto i venti metri dal suolo a una velocità di 2,7 chilometri orari. Qui è partita infine l’ultima fase dell’ammartaggio, in cui l’imbragatura denominata Skycrane ha fatto scivolare lentamente il rover al suolo.
A causa della distanza tra Marte e la Terra, era stato previsto qualche minuto di ritardo circa le comunicazioni che hanno confermato poi il successo della discesa. Assieme a Perseverance sul pianeta è stato inoltre rilasciato anche l’elicottero Ingenuity, che è diventato in questo modo il primo velivolo motorizzato a volare su un altro pianeta.
“NASA works. When we put our arms together and our hands together and our brains together, we can succeed. This is what NASA does.”@NASAJPL chief engineer and landing veteran Rob Manning celebrates #NASAPersevere‘s successful #CountdownToMars: pic.twitter.com/Bo74pC4xLO
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Behold! @NASAPersevere‘s first image after completing her #CountdownToMars: pic.twitter.com/pBFNk62zfi
— NASA (@NASA) February 18, 2021
Touchdown confirmed. The #CountdownToMars is complete, but the mission is just beginning. pic.twitter.com/UvOyXQhhN9
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