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Sciopero Ryanair il 25 e 26 luglio: cancellati 600 voli

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I sindacati italiani hanno aderito alla mobilitazione solo nella giornata del 25 luglio. Ryanair: "Sciopero totalmente ingiustificato".

Sciopero dei lavoratori della compagnia aerea Ryanair nelle giornate del 25 e 26 luglio. Molti voli programmati da e per Belgio, Portogallo e Spagna non avranno luogo. L’Italia sarà interessata dallo sciopero solo durante il 25 luglio. I voli previsti per altre destinazioni invece non sono stati cancellati. I passeggeri coinvolti sono stati avvisati tramite email, afferma la compagnia aerea low cost. I clienti potranno ottenere un rimborso completo del biglietto perso, oppure essere assegnati a un volo alternativo entro una settimana prima o dopo il 25 e il 26 luglio. Ryanair opera in 37 paesi e che, nel 2017, ha trasportato 130 milioni di persone.

Lo sciopero

La compagnia aerea irlandese Ryanair non effettuerà molti voli previsti da e per il Belgio, il Portogallo e la Spagna mercoledì 25 e giovedì 26 luglio. Il numero considerevole di voli cancellati (circa 600) si deve a uno sciopero, indetto da lavoratori della compagnia. Il personale navigante di cabina e quello a terra si sono mobilitati per ottenere determinate richieste che, a loro avviso, non sono state considerate dalla Società. I lavoratori reclamano stipendi più alti e migliori condizioni lavorative. Gli impiegati ad esempio lamentano di dover pagare l’acqua potabile che utilizzano durante il volo, o devono riportare i sintomi di un malore quando si assentano dal lavoro, riferisce Il Fatto Quotidiano. I rappresentanti sindacali affermano che, nei rapporti tra azienda e lavoratori, non vi sono stati progressi negli ultimi mesi, nonostante i fatti del dicembre 2017.

Una svolta?

Verso la fine dell’anno scorso, i sindacati di diversi paesi europei decidono di scioperare a pochi giorni dalle festività natalizie. Nel tentativo di scongiurare questo rischio, Ryanair opta per un cambiamento notevole nella sua politica con i lavoratori: riconosce i sindacati come interlocutori nelle trattative con il personale, per la prima volta nei suoi trent’anni di storia. La Federazione Internazionale dei Lavoratori nei Trasporti (ITF), tramite l’esponente Liz Blackshaw dichiara, in merito allo sciopero: “Dato che queste condizioni ci sono state per molti e molti anni, i dipendenti si sentono frustati dalla mancanza di progressi. Non ci aspettiamo cambiamenti da un giorno all’altro ma, considerate le promesse fatte pubblicamente a dicembre, chiediamo modifiche da questo momento”, riporta il Guardian.

La replica di Ryanair

Dopo non aver ricevuto risposte da parte di Ryanair, il personale ha deciso di indire lo sciopero. Di tutt’altro avviso la compagnia aerea, che giudica adeguate sia le contribuzioni sia la tutela dei lavoratori da parte dell’azienda. “Riteniamo che il personale sia ben retribuito e pensiamo che le condizioni di lavoro siano buone”, ha dichiarato Kenny Jacobs, direttore dell’ufficio marketing della compagnia, alla Reuters: “Ma incontreremo i lavoratori e siederemo a un tavolo insieme, ascoltando le loro richieste. Manteniamo la massima disponibilità in questo”. In una nota tuttavia Ryanair scrive: “Lo sciopero è totalmente ingiustificato e l’unico risultato che otterranno sarà rovinare le vacanze alle famiglie”.