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Scontro Catalogna Madrid: 'State cercando di far scoppiare tumulti'

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Joaquim Forn ha dichiarato che il governo spagnolo ha intenzione di provocare tumulti durante la manifestazione per l’indipendenza.

E’ tanta la preoccupazione che orbita intorno al possibile referendum per l’indipendenza della Catalogna. In queste ore, infatti, il ministro dell’interno catalano Joaquim Forn, ha dichiarato che il governo spagnolo ha intenzione di provocare tumulti durante la manifestazione per l’indipendenza. “La polizia che hanno mandato viene con questa volontà” ha aggiunto. Tutto fa pensare che la manifestazione non sarà pacifica ma che probabilmente provocherà qualche problema non indifferente.

Precauzioni e restrizioni

La procura spagnola ha ordinato alla polizia di isolare con recinzioni tutti i luoghi adibiti come seggi per il referendum in questione. La volontà è quella di impedire il voto. L’ambasciatore spagnolo Jesus Garcia, dichiara che per la Spagna questo momento è molto delicato ma è sicuro che non succederà niente. Si aspetta del buon senso dalla parte delle persone. Questo referendum danneggerebbe la popolazione. Un dialogo fra Madrid e Barcellona potrà esserci, ma non sulla questione dell’indipendenza. Aggiunge inoltre che il 1 Ottobre non ci sarà nessun referendum, perché è illegale. A questo proposito i Mossos d’Esquadra impediranno l’ingresso a chiunque nei locali adibiti come seggi. Sarà imposto anche il divieto di votare nel raggio di 100 metri. I locali interessati dovranno essere sigillati. Tutto il materiale che potrebbe servire per esercitare il voto, come schede, urne, computer ecc. dovrà essere sequestrato. Entro sabato la polizia dovrà assolutamente prendere il controllo dei seggi fino alle ore 21 di Domenica, ora che prevede il termine del voto. Sulla questione voto interviene anche il presidente degli Stati Uniti Donald Trump annunciando che anche secondo lui la Spagna dovrebbe rimanere unita.

Perché i catalani vogliono l’indipendenza?

Non è la prima volta che la Catalogna tenta di conquistare l’indipendenza che ha sempre desiderato. Tre anni fa ci fu un altro tentativo che non andò a buon fine. Il referendum venne bloccato dal Tribunale costituzionale spagnolo. Ma da dove nasce questa volontà di indipendenza da parte della Catalogna? Il primo partito indipendentista catalano nasce nel 1922, ma lo spirito indipendentista nacque molto prima. Con la dittatura di Primo de Rivera (1923) cominciò la fase più aggressiva che venne scatenata dalla repressione della cultura catalana. Il tutto proseguì e peggiorò durante la dittatura di Francisco Franco (1936-1975) la quale oppresse tutti i simboli e la lingua catalana. Dopo la dittatura di Franco la Catalogna ebbe un sospiro di sollievo. Ottenne uno statuto che riconosceva l’autonomia catalana all’interno della Spagna. Nel 2006 fu istituito un nuovo statuto che definita la Catalogna come “nazione” autonoma. La questione non piacque al tribunale costituzionale spagnolo che subito ne sottolineò l’incostituzionalità. Perché in alcuni articoli appariva la parola “nazione”.

Staremo a vedere cosa accadrà in questi giorni.