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Scontro nella maggioranza sul Superbonus, FDI pensa ad alcune modifiche al decreto

Quella del Superbonus è una "grossa grana" per Giorgia Meloni

Forse c'è un modo per sanare lo scontro nella maggioranza sul Superbonus che passa per la proposta sulla cartolarizzazione dei crediti

Scontro nella maggioranza sul Superbonus, FDI pensa ad alcune modifiche al decreto ed il governo guidato da Giorgia Meloni deve fronteggiare non solo sindacati ed associazioni ma anche la “fronda” di FI. Tensioni in maggioranza dunque, con gli azzurri che sul tema non sentono ragioni e che sono contro il “reset” voluto in Cdm. Insomma, lo stop totale a sconto in fattura e cessione del credito, voluto da Giorgia Meloni sta mettendo la stessa di fronte alla sua prima vera grande “grana”. Perciò Fratelli d’Italia, alla vigilia dell’incontro a Palazzo Chigi apre a modifiche al provvedimento

Scontro nella maggioranza sul Superbonus

Quale modifica? Cartolarizzare i crediti come base di partenza del confronto. Lo ha detto Alfredo Antoniozzi di FdI: “Valutiamo modifiche con gli alleati, tra i quali quelli della cartolarizzazione dei crediti”. Sul fronte di quella che ormai è “l’opposizione interna” si registrano le prese di poszione contro il reset di Forza Italia, in particlare di Giorgio Mulè che definisce “irrinunciabili” le modifiche. Il senatore azzurro Maurizio Gasparri ha detto: “Sono certo che il governo integrerà il decreto e non impedirà il confronto in Parlamento. Ha già aperto al dialogo in tal senso. Famiglie e imprese vanno tutelate. Ma attenzione: noi stiamo solo rimediando ai disastri creati dal Partito democratico e dal Movimento 5 stelle“. 

Azzurri e “Fratelli” ancora in disaccordo

Intervistato da Repubblica Gasparri ha chiesto di modificare il decreto sul Superbonus: “Il governo doveva intervenire per salvare i conti e il decreto varato dal Consiglio dei Ministri va in questa direzione. Occorre garantire chi ha avviato il superbonus ed è nel guado“. E ancora: “Auspichiamo che si possano attivare dei meccanismi per continuare la cessione dei crediti dei lavori già avviati tutelando al massimo imprese e famiglie”, ha spiegato Gasparri. “Di fronte a un incendio il governo aveva l’obbligo di prendere l’estintore e spegnerlo”. E il ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ha spiegato: “Quel provvedimento, per come è stato impostato dal governo Conte, stava rischiando di mettere in serio pericolo i conti del Paese”. 

Il ministro Zangrillo “di lotta e di governo”

“Per metterli al sicuro e rimediare agli errori dell’ex premier 5 Stelle, che ha fatto la frittata e ora sta provando a rigirarla in modo spudorato, era quindi più che mai necessario un intervento urgente. Siamo stati costretti a farlo: non c’erano altre scelte e siamo quindi intervenuti subito. In modo altrettanto responsabile, il governo ora aprirà un confronto per migliorare l’intervento“. Poi però Zangrillo, che è forzista, ha spiegato: “Non ci nascondiamo nell’affermare che Forza Italia era favorevole al Superbonus. Ricordo però che già Draghi, nel luglio scorso, aveva sollevato forti dubbi sugli effetti scellerati della cessione dei crediti di impresa così come pensata dal governo grillino. Draghi ha tentato di porvi rimedio, ma non ne ha avuto il tempo e ci abbiamo dovuto pensare noi, nell’esclusivo interesse del Paese. Lo stesso interesse che ora perseguiamo, convinti che ci siano gli spazi per dare a imprese e famiglie le risposte che attendono”.