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Scuola occupata a Castrolibero per protestare contro le molestie di un professore

Uno scatto della protesta al liceo di Castrolibero

Scuola superiore occupata a Castrolibero: il liceo "Valentini-Majorana" presidiato per protestare contro molestie di un professore e silenzi sul fatto

Scuola occupata a Castrolibero, in provincia di Cosenza, per protestare contro le presunte molestie sessuali messe in atto in maniera sistematica da un professore, gli studenti del liceo “Valentini-Majorana” sono in agitazione da tre giorni e una ragazza ha sporto denuncia contro il docente, non sarebbe la sola ad aver subito quelle attenzioni ma è l’unica che ha verbalizzato dai Carabinieri la sua versione. 

Scuola occupata a Castrolibero, cosa sta succedendo al liceo “Valentini-Majorana” 

La vicenda è complessa: ci sarebbero testimonianze anonime ed altre più circostanziate messe in dossier dagli studenti prima di partire con l’occupazione. Il plico è stato acquisito in Procura e il requirente capo Mario Spagnolo ha aperto un’inchiesta. Una ragazza ha raccontato di aver subito, questo 4 anni fa, delle proposte sessuali da un professore. 

La pagina “almanacco” degli episodi e le molestie anche di ex compagni di classe

Da allora una pagina Instagram tematica avrebbe raccolto il “materiale probatorio” che farebbe fede nel supportare quanto affermano gli studenti. La documentazione conterrebbe anche un caso di molestie da parte di un ex compagno di classe di una delle vittime con una sorta di revenge porn a seguire. Il sugo di tutta la faccenda starebbe nelle affermazioni della ragazza che chiamano in causa anche parte del corpo docente dell’istituto rispetto a quell’andazzo generale: “Mi venne risposto che la colpa era mia, che ero io ad aizzare gli altri contro di me perché ‘rispondevo a tono’”. 

Una foto del seno per un sei e la preside che per gli studenti sapeva e non avrebbe fatto nulla

Poi c’è la denuncia di un’altra ragazza, quella che l’ha verbalizzata in caserma: “In primo liceo questo professore mi ha chiesto la foto del seno per la sufficienza. Poi c’era anche la mia amica che ha visto la scena e mi ha accompagnato dalla preside che non ha fatto nulla perché quel professore è ancora qua”. La versione degli studenti che dovrà godere del conforto probatorio nelle sedi opportune è che la dirigente del liceo, Iolanda Maletta, sarebbe stata informata e non avrebbe fatto nulla contro quegli episodi censiti e segnalati.