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Serenata sotto casa della futura moglie, i vicini chiamano la polizia: sposo cacciato e multato

Serenata

Una serenata a casa della futura moglie costa cara allo sposo. Oltre alla multa, il ragazzo è stato cacciato. Il web difende la coppia.

A Modugno una serenata è finita male. Il futuro sposo voleva fare una sorpresa a quella che di lì a poco sarebbe diventata la moglia ma qualche vicino non ha gradito la musica ed ha allertato le forze dell’ordine.

Serenata sotto casa della futura moglie, i vicini chiamano la polizia: sposo cacciato e multato

Citando i “Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni potremmo dire: “Questa serenata non s’ha da fare“. Ebbene così è andata a  Modugno, comune della città metropolitana di Bari. Lo sposo si era recato sotto casa di quella che ancora per poche ore era la fidanzata ed ha deciso di farle la famosa serenata, una tradizione folkloristica e romantica che avviene prima del matrimonio. Armato di cassa, microfono e voce ha fatto emozionare i presenti, ma qualcuno ha provato un forte fastidio.

L’arrivo dei carabinieri

Si tratta dei vicini di casa che, disturbati dalla musica alta, hanno deciso di chiamare i carabinieri per gli schiamazzi. I militari dell’arma hanno fatto solo il loro lavoro anche se forse quella telefonata nemmeno l’avrebbero voluta ricevere. Lo sposo aveva organizzato una festa sul suolo pubblico senza autorizzazione e, nell’applicare la legge, i carabinieri l’hanno multato ed hanno messo la parola fine alla festa.

Tutti dalla parte della coppia

Sorpresa rovinata per la tristezza dei futuri sposi e per la gioia dei vicini. Ma cosa ne pensa il mondo del web? Tutti sono dalla parte della coppia ed hanno criticato il comportamento dei vicini. Solitamente quando ci sono queste cose prendono parte indirettamente tutti coloro che abitano in prossimità dell’evento. Se magari qualche vicino non ha voglia nemmeno di vedere dai balconi delle proprie case questa piccola festa, tende a chiudere un occhio ed aspetta che finisca. Non è stato però quello che è accaduto a Modugno.