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Si cosparge il pene di cocaina e l'amante muore

yohanna ok

Si è cosparso il pene di cocaina prima di un rapporto orale e la compagna muore per intossicazione da stupefacenti. Indagato 42 enne.

Si era cosparso il pene di cocaina prima di un rapporto orale. Un medico tedesco di 42 anni è ora sotto custodia cautelare, accusato di lesioni gravi ai danni della compagna. La vittima, una 38 enne tedesca, è morta per intossicazione da stupefacenti. Secondo gli investigatori la causa è stata proprio la cocaina cosparsa di nascosto prima del rapporto orale.

Eccesso di cocaina

Doveva essere una pratica eccitante, invece si è conclusa con una tragedia. Secondo una prima ricostruzione degli investigatori, in seguito all’ignaro ingerimento della droga, a causa del rapporto orale, la 38 enne ha accusato gravi malori, nell’appartamento del compagno, ad Halberstadt. In ospedale, il personale di soccorso però non ha potuto fare altro che constatarne il decesso. Il padre della vittima ora chiede giustizia nei confronti del compagno della figlia. “Voglio che quell’uomo trascorra il resto dei giorni in prigione“, ha riferito al quotidiano tedesco Bild, come riporta anche Fanpage. La relazione tra i 2 non aveva dato alcun tipo di preoccupazione al genitore. Quest’ultimo appena saputo della morte di sua figlia e delle potenziali cause, ha avuto un attacco di cuore, in seguito ristabilito.

Non un caso isolato

Il decesso della donna 38 enne potrebbe essere la chiave di volta per un’indagine ancora più grande. Il medico avrebbe confessato di aver praticato lo stesso gioco sessuale con altre donne, amanti occasionali, contattate attraverso un sito di incontri. Secondo quanto raccolto dagli investigatori, l’indagato si sarebbe cosparso la cocaina sul pene in tutti gli incontri. L’esito di questi ultimi però non aveva mai portato a conseguenze così gravi. Gli inquirenti hanno hanno comunque riscontrato che al termine del medesimo gioco sessuale, le amanti avrebbero accusato dei malori. Non un caso isolato, quindi, ma l’uomo resta sotto custodia cautelare, finché non sarà terminato il processo a suo carico.