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Sindacalista ucciso, le prime parole del camionista: “È successo un casino”

Camionista

Il camionista che ha ucciso il sindacalista Adil Belakhdim, subito dopo aver compiuto il gesto, ha fatto una telefonata ammettendo le sue colpe.

Le prime dichiarazioni del camionista che ha investito e ucciso il sindacalista Adil Belakhdim, 37 anni, nel Novarese, sono state recentemente rese note.

Sindacalista ucciso, le prime parole del camionista: “È successo un casino”

Nella mattinata di venerdì 18 giugno, il camionista Alessio Spasiano, 26 anni, ha investito e ucciso il sindacalista 37enne Adil Belakhdim in occasione di un presidio di lavoratori organizzato a Biandrate, in provincia di Novara, in Piemonte.

In questo contesto, subito dopo aver compiuto il tragico gesto, il camionista terrorizzato si è dato alla fuga. Mentre tentava di allontanarsi rapidamente dal luogo dell’assassinio, tuttavia, Alessio Spasiano ha telefonato al suo padrino di cresima, rivelando nel panico: “È successo un casino”.

Dopo aver raccontato l’accaduto al padrino di cresima, l’uomo – sovrintendente della Polizia di Stato – ha intimato al ragazzo di “tornare indietro, perché altrimenti passi guai peggiori”.

In seguito alle parole pronunciate dall’esponente delle forze dell’ordine, quindi, Alessio Spasiano ha deciso di costituirsie ammettere le proprie responsabilità.

Sindacalista ucciso, le prime parole del camionista: chi è Alessio Spasiano

Il 26enne Alessio Spasiano svolge il lavoro di camionista per un’azienda specializzata nello smistamento di cibi surgelati con sede a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli.

Con scadenza settimanale, il giovane è incaricato di effettuare consegne nelle Regioni dell’Italia settentrionale per poi rientrare in Campania nel fine settimana.

In relazione all’uccisione del sindacalista Adil Belakhdim e all’ammissione di colpe del camionista, il 26enne è diventato il bersaglio prediletto della comunità online: in tanti, infatti, sono gli utenti che stanno postando commenti estremamente severi e verbalmente aggressivi nei suoi confronti.

Alcuni dei messaggi pubblicati sul profilo Facebook del 26enne, ad esempio, recitano “Io so perché hai accelerato, ma devi pagare: peccato i tuoi figli, pagheranno con te” oppure riportano accuse e minacce come “Hai lasciato i tuoi figli e quelli di Adil senza un padre, marcirai in galera”.

Sindacalista ucciso, le prime parole del camionista: dinamiche dell’incidente

Sulla base delle informazioni sinora diffuse, pare che a causare l’incidente che ha provocato l’infausta morte del sindacalista sia stata una lite scaturita tra il camionista campano e una ventina circa di manifestanti, in prossimità del cancello del deposito della Lidl.

In questo contesto, Alessio Spasiano avrebbe cercato di forzare il presidio, travolgendo Adil Belakhdim per poi trascinarlo con sé per una decina di metri.