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Sinner e il caso doping, Djokovic commenta: “È una nuvola che lo seguirà”

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Dal Clostebol al Covid: Djokovic commenta il caso Sinner e le ombre del tennis nell’intervista al programma 'Piers Morgan Uncensored'.

Il mondo del tennis italiano e internazionale è tornato a parlare di Sinner e del caso doping, con Novak Djokovic che torna al centro del dibattito. La vicenda Clostebol, che ha visto il giovane azzurro sospeso per tre mesi a seguito di una positività accidentale, continua a suscitare discussioni sulla gestione dei controlli antidoping e sulla trasparenza delle istituzioni.

Djokovic, dal canto suo, ha colto l’occasione per confrontare l’ombra che questa vicenda getta sulla carriera di Sinner con la propria esperienza legata al Covid, sottolineando come reputazione e percezioni pubbliche possano essere influenzate da circostanze molto diverse.

Sinner e il caso doping, Djokovic: “È una nuvola che lo seguirà”

Jannik Sinner, risultato positivo alla sostanza in due controlli del 2024, ha dovuto osservare una sospensione di tre mesi, dal 9 febbraio al 4 maggio 2025, dopo aver raggiunto un accordo con la Wada. La positività, secondo le ricostruzioni, è stata causata da una contaminazione accidentale dovuta a un massaggio effettuato dal fisioterapista Giacomo Naldi.

Nonostante si tratti di un episodio involontario, Novak Djokovic ha sottolineato nel corso di un’intervista su Youtube al ‘Piers Morgan Uncensored’ come “la questione del doping è una nuvola che lo seguirà”, evidenziando come anche errori non intenzionali possano lasciare una macchia sulla reputazione di un atleta.

Sinner e il caso doping, Djokovic: “Quasi influenzare l’esito se sei un top player

Djokovic ha tracciato un confronto con la propria esperienza legata al Covid-19, quando la scelta consapevole di non vaccinarsi lo costrinse a saltare l’Australian Open 2022: “così come la nuvola del Covid seguirà me”.

Il campione ha anche ricordato come la gestione dei casi antidoping sia spesso incoerente:

Ci sono giocatori che aspettano da più di un anno che il loro caso venga risolto… la maggior parte dei giocatori pensa ci sia del favoritismo. Sembra si possa quasi influenzare l’esito se sei un top player, se hai accesso ai migliori avvocati e a determinate risorse“.

Il parallelo tra le due situazioni serve a sottolineare l’impatto duraturo che eventi di natura diversa possono avere sulla carriera e sull’immagine pubblica di un giocatore, aprendo il dibattito su trasparenza e equità nel tennis moderno.