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Sottomarino disperso: secondo la guardia costiera Usa, rimangono solo 40 ore di ossigeno

Sottomarino disperso: secondo la guardia costiera Usa, rimangono solo 40 ore di ossigeno

Il sommergibile può contare su un massimo di 96 ore di ossigeno dall'inizio della missione.

Secondo quanto riferito dal portavoce della guardia costiera di Boston intorno alle 19 italiane di martedì 20 giugno 2023, agli occupanti del sottomarino disperso Titan, usato nelle escursioni intorno al relitto del Titanic, rimarrebbero solamente 40 ore di ossigeno. Non si hanno notizie del sommergibile turistico da domenica 18 giugno.

Il Titan è scomparso meno di due ore dopo essersi immerso

Il Polar Prince, la nave che assisteva la missione, ha perso le tracce del Titan un’ora e 45 minuti dopo la sua immersione verso il relitto del Titanic, che si trova a 3.800 metri di profondità al largo delle coste del Canada, quando il mezzo avrebbe dovuto essere circa a metà del suo tragitto. Sono 96 le ore di ossigeno su cui l’equipaggio può contare dall’inizio della missione, a meno che lo scafo non venga danneggiato.

Il Titan è un sommergibile innovativo, costruito con fibra di carbonio e titanio, lungo quasi 7 metri e altro 2,5 e dotato di quattro motori elettrici e un solo oblò sul fronte. Il mezzo può resistere a una pressione di 400 bar, cioè una forza di 400 kg per centimetro quadrato. Infine, il Titan ha un sistema di controllo che, in tempo reale, avvisa il pilota nel caso in cui sia compromessa l’integrità della struttura, indicandogli di interrompere la discesa in caso di pericolo. Tutti i comandi del sottomarino passano per una rete wi-fi.

“Un’area grande come il Connecticut” è stata ispezionata

Non è da escludere l’ipotesi che il sottomarino sia riemerso, ma sembra improbabile, dato che una schiera di navi e aerei statunitensi e canadesi ha ispezionato 13mila kmq, ovvero “un’area grande come il Connecticut”, come sottolineato ad Abc dal contrammiraglio John Mauger, capo della guardia costiera del nord-est Usa, che guida i soccorsi.

Mauger ha anche annunciato che sono ora iniziate le ricerche sott’acqua con l’utilizzo di veicoli telecomandati in grado di cercare e recuperare oggetti negli abissi fino a 6mila metri di profondità. Un aereo P-3 canadese ha, invece, sganciato boe sonore, che possono registrare gli eventuali suoni emessi dal sommergibile sino a 3.962 metri di profondità, nei pressi del relitto del Titanic.

Infine, l’istituto oceanografico francese Ifremer ha inviato nell’area interessata dalle ricerche la sua nave Atalante, dotata di un robot sottomarino. Il mezzo dovrebbe arrivare mercoledì 21 giugno.