Un ragazzo 19enne è stato ucciso in circostanze drammatiche a Napoli nella notte tra venerdì e sabato, vittima di un agguato che ha lasciato la città sotto choc. La morte del giovane, centrato da un colpo di pistola alla testa mentre si trovava in auto con alcuni amici, apre nuovamente il dibattito sulla violenza giovanile e sulla criminalità nelle strade della città.
“Gli hanno sparato in faccia”. Ucciso 19enne a Napoli: era in auto con gli amici
Un drammatico episodio di violenza ha stroncato la vita di un giovane a Napoli nella notte tra venerdì 21 e sabato 22 novembre. Intorno all’una e mezza, Marco Pio Salomone, 19 anni, è stato colpito alla fronte da un proiettile mentre si trovava in auto con alcuni amici in via Generale Francesco Pinto, nel quartiere Arenaccia.
Subito soccorso e trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Cto, nonostante gli sforzi dei medici, Salomone è deceduto poche ore dopo. La Squadra Mobile della Questura di Napoli ha avviato indagini approfondite, raccogliendo le testimonianze dei tre amici presenti e sottoponendo a sequestro l’auto, una Fiat Panda, per ricostruire con precisione la dinamica dell’agguato.
Ucciso 19enne a Napoli: chi era la vittima
Marco Pio Salomone, residente a Sant’Eframo Vecchio, vicino a piazza Carlo III, sarebbe stato un giovane già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati allo spaccio di sostanze stupefacenti. Nonostante la giovanissima età, il ragazzo avrebbe avuto contatti con la criminalità locale, circostanza che potrebbe avere un legame con l’agguato subito.
Al momento, gli investigatori non escludono ipotesi legate a rivalità tra gang o a questioni di droga come possibile movente. Gli amici presenti al momento dell’attentato hanno raccontato di essere stati in movimento quando hanno udito lo sparo e visto Salomone accasciarsi, indicando che la tragedia si è consumata in pochi attimi.