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Spinello, coniugi trovati morti in casa: cosa hanno scritto nella lettera

Coniugi suicidi

I coniugi trovati morti a Spinello hanno lasciato una lettera di poche righe per i figli, ora all'esame dei reparti scientifici dei Carabinieri.

I due coniugi suicidi di Spinello hanno scritto poche righe indirizzate ai figli. I Carabinieri stanno esaminando la breve lettera.

Il mistero dei coniugi suicidi

La morte dei due coniugi trovati sabato 21 maggio nella loro villa di Spinello, frazione del comune di Santa Sofia, in provincia di Forlì-Cesena, resta avvolta nel mistero. Per gli inquirenti non ci sono dubbi sul fatto che la coppia si è suicidata sparandosi un colpo di pistola in camera da letto, ma i metodi e il movente rimangono un mistero. Quando sono stati trovati i corpi, di loro non si sapeva nulla da circa un giorno. L’ultima uscita con alcuni amici e poi nessuna traccia.

Paolo Neri, 67enne ex usciere del Senato, e Stefania Platania, 65enne ex centralinista di Palazzo Madama, si sarebbero chiusi in casa e suicidati con due pistole regolarmente detenute, che sono state trovate accanto ai corpi. I carabinieri e i vigili del fuoco, che hanno forzato una finestra per entrare nella villa, sono stati allertati dai figli, che non riuscivano a contattarli perché non rispondevano al telefono da un giorno. La vicina di casa ha confermato che non rispondevano neanche al campanello. I due non avevano problemi economici e avevano in programma un incontro con i figli. 

Cosa hanno scritto nella lettera

La coppia ha scritto una breve lettera di addio proprio per i figli, lasciata sul comodino e trovata dagli inquirenti. Poche righe all’esame dei reparti scientifici dei carabinieri, che non chiariscono le motivazioni del suicidio. “Vogliamo trovare un nuovo luogo dove vivere in pace” hanno scritto, “un mondo che ci offra nuove possibilità“, come riportato da Repubblica. Secondo la prima ricostruzione, i due si sarebbero messi uno di fronte all’altra sul letto e si sarebbero sparati un colpo di pistola in bocca. Qualcuno ha ipotizzato un legame con la setta Ramtha, che li aveva spinti ad acquistare la casa a Spinello, considerato l’unico luogo che si sarebbe salvato dalla fine del mondo.

Secondo gli inquirenti al momento non esiste un legame apparente tra la loro convinzioni e il suicidio. Secondo alcuni vicini, la signora Stefania si era allontanata da tempo dalla setta. Un legame che “riguarda un loro spaccato di storia. Nel 2012 quando hanno acquistato casa a Spinello ci è stato riferito che effettivamente i signori erano pronti con bunker e provviste accumulate“, come ha spiegato la comandante dei carabinieri di Meldola.