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Stipendi dei sindaci, scatta il maxi aumento: fino a 14mila euro al mese nelle città metropolitane

Sindaci

La legge di bilancio 2022 stilata dal governo Draghi prevede un incremento dei compensi per tutti i primi cittadini a partire dal primo gennaio 2024: raddoppio in tre anni, ecco le cifre aggiornate

Le indennità non si toccano. Mentre la maggior parte degli italiani stenta ad arrivare a fine mese a causa di lavori sottopagati che mal si accordano all’inflazione, lo stipendio dei sindaci in Italia sta per aumentare. Stavolta la colpa – o il merito, se si preferisce – non è di Giorgia Meloni, ma di Mario Draghi: si tratta di uno dei punti della legge di bilancio 2022 dell’ex governo. Da gennaio 2024 la retribuzione dei primi cittadini delle città italiane sarà parametrata su quella dei presidenti di Regione, in relazione alla popolazione del comune che amministrano. Ecco come si tradurrà nel dettaglio l’aumento.

Le cifre degli aumenti: fino a 13.800 euro lordi al mese per i sindaci delle città metropolitane

Roma e Milano in pole position: la paga dei loro sindaci sarà letteralmente raddoppiata. Sebbene infatti gli emolumenti dei primi cittadini siano già cresciuti tra il 2022 e il 2023, il regime dal nuovo anno prevede un ulteriore incremento: del cento per cento per i sindaci metropolitani (13.800 euro lordi mensili, ovvero 6.800 in più rispetto al 2021); dell’ottanta per cento per i sindaci dei comuni capoluogo di regione e per i sindaci dei comuni capoluogo di provincia con popolazione superiore a centomila abitanti (11.040 euro lordi mensili); del settanta per cento per i sindaci dei comuni capoluogo di provincia con popolazione fino a centomila abitanti (9.660 euro lordi mensili); del quarantacinque per cento per i sindaci dei comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti (6.210 euro lordi mensili).

Lo stipendio degli altri sindaci: non meno di 4.830 lordi al mese

Non è andata male neanche ai sindaci delle città capoluogo, che fino a due anni fa intascavano 5.205 euro lordi al mese e dal prossimo gennaio ne prenderanno 11.040. Nei comuni da trenta a cinquantamila abitanti riceveranno 1.700 euro in più al mese, ovvero 4.830 invece di 3.100. Bene, dunque: scongiurata la fame dei primi cittadini, si può (continuare a) pensare a quella di tutti gli altri.